Piani di adattamento al rischio climatico. Solo l’Emilia Romagna lo possiede

Economia & Finanza

Di

L’interesse della maggioranza delle persone , diventa quasi nulla quando si parla di cambiamenti climatici e soprattutto gli effetti ,che produce.

 Complice anche i vari governi , che si sono succeduti negli ultimi trenta anni.

 Lo studio della German Waich , “ Global Climate Risk Index 2020” classifica l’Italia al sesto posto nel mondo con un numero di morti pari a circa ventimila , una perdita economica di circa 30 miliardi di euro  , tra il 1999 e il 2028 per eventi climatici estremi.

In molte città del Nord , come del Sud si verificano inondazioni a causa di piogge molto forti.

Giornali, radio e Tv parlano di bombe d’acqua , che è la traduzione del termine cloudburst cioè  “esplosione di nuvola” e , che si verifica quando cadono in un’ora 30 millimetri di acqua.

 Dal Rapporto sul Dissesto Idrogeologico dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale risulta , che il 16,6% del territorio nazionale è a rischio di dissesto idrogeologico.

Zone che a seguito di piogge abbondanti possono verificarsi alluvioni e frane.

I territori con rischio di frana più elevato sono quelli della  Toscana, Emilia-Romagna, Campania, Valle d’Aosta, Abruzzo, Lombardia, Sardegna e la provincia di Trento mentre quelli a maggior rischio di alluvione si trovano  in Emilia-Romagna, prima tra le regioni italiane, poi Toscana, Lombardia, Piemonte e Veneto.

 E’ utile porsi allora una domanda ,considerati anche gli eventi in Emilia Romagna dei giorni scorsi : l’Italia a chi aspetta per redigere un piano per affrontare il cambiamento climatico?

Una rigorosa analisi di rischio dovuto ai cambiamenti climatici è stata redatto dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) ,attraverso il progetto Copernicus.

Un progetto che costruisce gli scenari possibili di cambiamento climatico per l’Italia , identificando le priorità di intervento.

Ritengo che una classe politica responsabile dovrebbe imporre ,a la gran parte dei livelli istituzionali di conoscere il “ Report analisi del rischio e cambiamenti climatici in Italia”.

L’analisi identifica le zone considerate hotspot più vulnerabili .

Ondate di calore, crisi idrica ed erosione costiere si verificheranno , con ragionevole certezza. Ancora oggi nessuna azione concreta di adattamento agli effetti del cambiamento climatico è stato posso ,in essere da Governo centrale e regionale tranne l’Emilia Romagna.

CMCC sta presentando l’Adattamento con un tour nelle regioni italiane.

 Cinque anni fa l’Emilia Romagna ha approvato  il Piano di Adattamento e mitigazione.

Pesanti alluvioni hanno colpito l’Emilia Romagna in questi anni. Esondazione di torrenti , che hanno causato morti e danni.

Gestione del verde , dell’acqua e costruzione di paratie così l’Emilia Romagna , prima regione che sta preparandosi ai cambiamenti climatici.

 Adattamento significa usare buone pratiche , per consentire alle persone di vivere tranquillamente nei luoghi dove risiedono .

Interessante e preoccupante il comunicato del gruppo di Adaption “l’Italia versa in uno stato di crisi idrica strutturale, causata da numerosi e concomitanti fattori: eccessivo water footprint, perdite nelle reti, condizioni climatiche sempre più estreme, spreco della risorsa e mancato o insufficiente riuso”.

Secondo una stima attendibile mancano 23.400 miliardi di litri di acqua , La siccità ha provocato danni all’agricoltura negli ultimi 20 anni pari ,a 15 miliardi di euro.

La crisi climatica  è anche crisi sociale ed economica e resta poco tempo per agire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube