Tensione alle stelle tra Mosca e l’Ucraina dopo che un ordigno a distanza ha fatto saltare l’auto dell’autore nazionalista vicino a Putin. La Russia apre un’indagine per terrorismo e accusa “Washington e la Nato”. Lo scrittore operato, incertezza sulle sue condizioni
Lo scrittore Prilepin
Il sospettato e la vicinanza a Kiev
Il comitato investigativo russo ha fatto sapere che l’uomo fermato in relazione all’attentato contro lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin, si chaima Aleksandr Permyakov e ha confessato di aver “agito su ordine dei servizi segreti ucraini”. Lo riportano le agenzie russe.
“Sulla strada lungo il percorso dell’auto di Prilepin”, si legge nella ricostruzione del Comitato investigativo russo dopo l’interrogatorio, “Permyakov ha piazzato un ordigno esplosivo che ha azionato a distanza. Successivamente è fuggito dalla scena, ma e’ stato arrestato dalle forze dell’ordine quando è uscito dal bosco in un’altra zona abitata”.
Il Comitato investigativo ha definito un “atto terroristico” l’attentato contro lo scrittore, che aveva combattuto tra il 2016 e il 2018 in Donbass e che aveva partecipato anche alle ostilità in Ucraina dopo essersi arruolato nella Guardia Nazionale.
Il ministero dell’Interno ha confermato che Prilepin è rimasto ferito e che un’altra persona, quella al volante dell’auto esplosa, e’ morta.
I precedenti
Non è il primo attacco contro i nazionalisti russi negli ultimi mesi e Mosca ha sempre puntato il dito contro i servizi segreti ucraini. Il 2 aprile, il noto blogger militare Vladlen Tatarski, convinto sostenitore della campagna militare russa in Ucraina, è morto a seguito di un’esplosione in un bar di San Pietroburgo; secondo le autorità russe, i responsabili sono “i servizi segreti ucraini e i loro agenti, compresi quelli dell’opposizione russa in esilio”.
Il 6 marzo, il Servizio di sicurezza federale (Fsb) ha dichiarato di aver sventato un attacco, anch’esso presumibilmente preparato dall’Ucraina, contro il cosiddetto “oligarca ortodosso” Konstantin Malofeev, capo dell’emittente nazionalista Tsargrad.
Il 20 agosto 2022, l’auto della giornalista Daria Dugin, figlia di Aleksandr Dugin, filosofo alleato del presidente russo Vladimir Putin, è esplosa nella regione di Mosca, uccidendola. La Russia ha attribuito l’attacco a un cittadino ucraino.
Le condizioni dello scrittore
I medici hanno finito di operare lo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin, vittima di un attentato in cui e’ esplosa la sua auto. Lo riferiscono fonti non precisate al quotidiano russo Izvestia, secondo cui le condizioni di Prilepin sono “stabili”.
Le autorità russe in particolare il comitato investigativo della Federazione russa ha aperto ufficialmente una inchiesta per terrorismo sull’attentato a Zakhar Prilepin, avvenuto nei pressi di Nizhny Novgorod, che ha provocato la morte di un autista e il ferimento dello scrittore.