Depositato l’appello per la riduzione della pena inflitta al pilota Francesco Rizzo

Attualità & Cronaca

Di

Francesco Rizzo, istruttore pilota, è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Oristano per traffico di droga per aver lanciato dal suo Cessna 8 chili e mezzo di cocaina sui tetti delle case di Baratili a Oristano.

Il 28 marzo del 2021 l’istruttore di volo Francesco Rizzo era partito dall’aeroporto di Roma Urbe alla guida di un Cessna 172, e, dopo avere effettuato una sosta al campo volo Monti della Tolfa di Santa Severa, frazione di Santa Marinella (Roma), aveva fatto rotta verso la Sardegna attraversando la provincia di Nuoro. Poi, una volta arrivato nella provincia di Oristano, con un volo a bassa quota si era avvicinato al punto di lancio, sbagliando però la traiettoria del borsone contenente la cocaina, che era finito sopra una casa.

Per questi fatti Rizzo è stato dapprima arrestato, nel luglio del 2021, e quindi condannato dal G.U.P. del Tribunale di Oristano con sentenza emessa il 30.11.2022, con motivazione depositata il 22.02.2023, alla pena di sette anni di reclusione e 30.000,00 euro di multa che il suo difensore, l’avv.to Gioacchino Genchi, ha ritenuto spropositata con l’atto di appello appena depositato, non essendo state nemmeno concesse al pilota le attenuanti generiche pur essendo egli incensurato.

L’avv.to Genchi ha sottolineato, in particolare, che da numerosi documenti agli atti del processo, in quanto sequestrati a carico di Rizzo al momento del suo arresto, era emerso che il pilota non aveva dissimulato il volo compiuto in Sardegna il 28.03.2021, dato che egli aveva anzi portato con sé quei documenti per alcuni mesi, senza nasconderli né distruggerli.

Si tratta di note di assistenza a terra dell’aeroplano, di note di rifornimento di carburante allo stesso, e soprattutto quelle relative a tutte le comunicazioni del volo alle varie aerostazioni e torre di controllo, che devono portare ad escludere secondo l’avvocato Genchi che la mancata indicazione del volo nel libretto personale del pilota fosse finalizzato – come invece ritenuto dal primo giudice – a dissimulare la spedizione del 28 marzo.

E soprattutto in base a questa ritenuta dissimulazione il Tribunale di Oristano non ha riconosciuto a Rizzo le attenuanti generiche, applicandogli una pena particolarmente severa.

Mentre invece, come osservato dall’avv.to Genchi, il volo era già ampiamente tracciato, oltre che dai documenti tenuti con sé da Rizzo, dai servizi di geolocalizzazione del traffico aereo, eseguiti mediante il trasmettitore G.P.S. installato a bordo dell’aeroplano, oltre quello installato nel kit della compagnia assicurativa, che hanno comunicato permanentemente la loro posizione, mediante transponder, ai radar della stazione “FIR” (Flight Information Region) di “Roma Informazioni”, che ha eseguito la permanente geolocalizzazione dell’aeroplano pilotato dal Rizzo il giorno 28 marzo 2021.

D’altra parte, ha aggiunto Genchi, proprio dalle predette permanenti geolocalizzazioni è stato possibile agli inquirenti rilevare gli orari di tutti gli spostamenti, i tempi di volo, le rotte, le altitudini e le velocità tenute in volo dell’aeroplano pilotato dal Rizzo, che mai in nessun modo si sarebbero potuti cancellare, disattivare o escludere e che, invece, sono stati acquisiti e analizzati dagli inquirenti.

Dunque già per questo sarebbe inverosimile che il pilota avesse omesso di registrare sul suo libretto personale il volo del 28 marzo 2021 proprio al fine di dissimulare e nascondere il trasporto dello stupefacente poi sequestrato, perché si sarebbe trattato di una “dissimulazione” completamente inutile, e perché lo stesso Rizzo aveva comunque portato con sé diversi documenti comprovanti il volo, che avrebbe sicuramente distrutto ovvero occultato ove questa fosse stata la sua intenzione.

Ma vi sarebbe di più, perché, come sostenuto dall’avv.to Genchi, il libretto di volo esaminato dagli inquirenti e poi dal giudice non sarebbe il “libretto personale di volo” del pilota, bensì il “libretto di bordo” (Pilot Logbook) relativo all’aereo sul quale Rizzo venne arrestato a luglio, che era diverso da quello sul quale aveva sorvolato la provincia di Oristano il 28 marzo 2021. Anche perché oramai il libretto personale è previsto in formato elettronico e non più cartaceo.

Inoltre, secondo Genchi, la qualità della cocaina sarebbe stata di livello più basso rispetto a quanto ritenuto dal primo giudice, e lo stesso sbaglio grossolano commesso nel lancio del borsone doveva far escludere la “professionalità” di Rizzo ritenuta nella sentenza impugnata.

E’ una vicenda un po’ particolare quella del volo con la droga realizzato dal pilota Rizzo, che in Italia trova pochi precedenti.

Nel maggio 2021 il cittadino statunitense Patrick Joseph Horan venne arrestato all’aeroporto di Trapani Birgi perché, dopo essere atterrato col proprio jet personale, era stato trovato in possesso fra l’altro di un chilo di marijuana, di altra droga in piccole quantità, e di armi; i Finanzieri del Comando Provinciale di Varese conclusero proprio nel 2021 un’operazione, denominata “Home Delivery”, iniziata tra il 2019 e il 2020 in collaborazione con i funzionari del locale Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per contrastare il traffico internazionale di sostanze stupefacenti realizzato tramite le spedizioni di pacchi e plichi postali da e verso l’Italia, divenuto crescente con l’inizio del periodo pandemico; e nel 2014 era stato intercettato un traffico di droga dall’Albania all’Italia, a bordo di aerei da turismo che in genere sceglievano di atterrare negli aeroporti più piccoli, per cercare di dare meno nell’occhio.

Ma non vi è traccia, perlomeno nel recente periodo, di episodi di lancio di droga da un aereo in volo, né tantomeno di episodi in cui, come nel caso di Rizzo, la droga sia stata addirittura lanciata nel posto sbagliato.

 

2 Replies to “Depositato l’appello per la riduzione della pena inflitta al pilota Francesco Rizzo”

  1. Barbara Cesa ha detto:

    Non conoscevo questa storia. In effetti è impossibile credere alla dissimulazione. Complimenti Maria Angioni, un articolo davvero interessante

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube