La moneta cinese insidia l’egemonia del dollaro?

Economia & Finanza

Di

IL vero obiettivo della pericolosa escalation bellica globale,  sarebbe lo yuan come moneta alternativa al dollaro nelle transazioni internazionali ?

 Questioni di politica monetaria e di innovazione tecnologica rendono il confronto,  tra gli USA e la Cina particolarmente cruente.

Appare sempre più evidente un processo di inizio ,  “de- dollarizzazione” ,  ma il privilegio del dollaro resiste considerato che l’75 % degli scambi commerciali sono in dollari . Sono agganciate al dollaro le monete del centro e del Sud America , di molti stati Africani e parte degli stati dell’Asia orientale.

 Intanto  l’esercitazione cinese con 11 navi e 59 jet , impegnati intorno all’isola di Taiwan per  tre giorni  con un comunicato stampa finale : “ le truppe del Comando orientale “sono pronte a combattere in qualsiasi momento, e a distruggere risolutamente ogni forma di separatismo di indipendenza di Taiwan e tentativi di interferenza straniera”.

 Rispetto ad agosto scorso la novità è l’impiego  della portaerei Shandong .

Le ragioni della crisi Usa con la Cina sono principalmente monetarie ,considerando la messa in discussione  di quel “ privilegio esorbitante” come Giscard  d’Estaing definiva il dollaro USA.

Si riferiva ai benefici che gli USA traevano da una moneta ,che costituiva la valuta di riserva internazionale.

Vantaggi non solo legati a poter effettuare pagamenti internazionali con la propria valuta ,ma questo privilegio gli permetteva di non dover mai affrontare crisi della propria bilancia dei pagamenti, perché le importazioni  sarebbero pagate in dollari , ovvero con crediti verso la propria banca centrale che, in prevalenza sarebbero stati trattenuti nei conti valutari delle imprese.

Tutti gli altri Paesi per pagare le importazioni avrebbero dovuto procurarsi dollari con le proprie esportazioni o assumendo debiti con l’estero.

 Condizione che consente agli USA di avere disavanzi delle partite correnti senza la necessità di svalutazione del dollaro o di generare recessioni interne.

 Oggi il 75% delle transazioni internazionali avviene in dollari e il 60% delle riserve delle banche centrali è costituito da dollari.

 Appare evidente che la disponibilità di dollari può rappresentare uno strumento formidabile di condizionamento considerato ,che l’esclusione di uno Stato dal sistema internazionale dei pagamenti , dominato dal dollaro USA genera effetti devastanti su economia e stabilità politica di uno Stato.

Da alcuni anni e,  oggi sembra ancor più accelerata il tentativo di costituire una alternativa al dollaro rappresentata dallo yuan cinese , dall’euro , dalle monete elettroniche o cripto valute e dai Diritti Speciali di Prelievo.

 Gli USA hanno poi un altro vantaggio nato dopo gli attentati dell’11 settembre , l’accesso alla banca dati SWIFT con la scusa della lotta al terrorismo.

La SWIFT è la sede principale della messaggistica relativa alle transazioni finanziarie fra 11.000 banche , appartenenti a 200 paesi.

Accesso esclusivo degli USA , che gli consente non solo sanzioni efficaci , ma anche conoscere la situazione dei pagamenti nel mondo.

 Le sanzioni determinano il blocco delle proprietà dei cittadini del paese sanzionato sia appartenenti a soggetti pubblici che privati .Due anni fa Xi e Putin per aggirare i controlli SWIT hanno dato vita al Cross Border Interbank Payment System e l’emissione di rubli e yuan digitali.

Cina e Russia hanno ridotto le loro riserve valutarie in dollari : Pechino 1100 miliardi di $ su 3000 .

I fondamentali 2022 , su cui si regge la forza del dollaro appaiono quantomeno problematici , con il debito federale a 31.381 miliardi di dollari ovvero il 134% del PIL e il deficit al 5,8% del PIL , cifra del debito mai raggiunta dal dopoguerra.

La superiorità USA del dollaro  dipende comunque  anche  dalla produzione scientifica, dalla innovazione tecnologica , dalla produttività del lavoro e infine dalla superiorità militare.

È questa superiorità che la Cina tenta di mettere in discussione.

Lotta per la leadership tecnologica , che mette in discussione gli equilibri geopolitici di questo XXI secolo.

Intelligenza artificiale, Internet of Things, automazione intelligente, tecnologie quantistiche per il compunting, , 5G hanno accumulato un potenziale di innovazione con relativi salti tecnologici.

Gli USA con Trump hanno introdotto sanzioni per scardinare le catene del valore dei competitor , i fornitori , per esempio di Huawei , il campione cinese del 5G.

Alle “ guerre fredde” USA attraverso microchip, software, e altre componenti ad alta intensità tecnologica la Cina risponde con il monopolio di componenti strategiche delle filiere digitali, ovvero il litio, le terre rare, ( sono 17 elementi)  il cobalto .

Intanto la Cina ha raggiunto la cosiddetta supremazia quantistica, o vantaggio quantistico, ovvero  quel  livello di demarcazione tra quello che si può calcolare con un sistema classico e con uno quantistico.

Ha inoltre mostrato al mondo le immagini dei caccia di quinta generazione J20 , definendolo operativo e pronto alla competizione con gli F22 ed F35 americani. 

Attualmente  la valuta più scambiata in Russia non è più il dollaro statunitense, ma lo yuan cinese . La francese Total ha pagato la fornitura di GNL in yuan e la Malesia intende sostituire il dollaro con lo yuan.

Probabilmente il sistema finanziario internazionale con il tempo registrerà  alla crescita del peso dello yuan mentre insistono le voci per un grande  reset monetario , per una nuova Bretton Woods che introduca una moneta universale virtuale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube