Canti religiosi al posto delle lezioni, il ministro invia gli ispettori

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Il caso della maestra di Oristano che faceva pregare gli alunni nell’orario di lezione finisce sul tavolo del ministro Valditara. “Anziché insegnare storia, geografia e matematica l’insegnante avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare. Non si può fare”

di Simona Zappulla

Scuola italiana

AGI – “Dopo diversi interventi ‘bonari’ del dirigente scolastico, si è arrivato all’attivazione di un procedimento disciplinare che si è concluso con la sanzione di 20 giorni. Dopodiché io, appena è emersa la notizia, ho chiesto una relazione dettagliata sui fatti; e abbiamo mandato gli ispettori per verificare che la procedura sia stata svolta correttamente”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenuto in diretta al Tg – Diario del Giorno in onda su Retequattro, a proposito del caso relativo alla maestra di Oristano che ha fatto cantare inni religiose e pregare durante le ore delle sue lezioni.

“Ovviamente l’insegnante potrà ricorrere al giudice del lavoro – ha proseguito – io posso solamente dire che non si tratta della recita episodica di una preghiera ma, dalla documentazione a fondamento della decisione disciplinare, si tratta di reiterate preghiere e canti religiosi nelle ore disciplinari. L’accusa è – ha spiegato – che anziché insegnare storia, geografia e matematica l’insegnante avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare, questo emerge dalla relazione. Quindi si tratta di una violazione di un obbligo previsto dalla legge. Che si tratti di canzoni religiose, di cantare Bandiera rossa o di leggere Repubblica durante l’ora di matematica, non si può fare”. “Questa – ha insistito – è un insegnante elementare di storia, geografia e matematica, insegnava questo secondo quanto risulta dalla relazione, la musica non c’entra nulla. Durante le ore disciplinari a lei assegnate anziché insegnare le materie a lei assegnate, avrebbe fatto cantare inni religiosi e avrebbe fatto pregare. Io ho degli atti ufficiali dai quali risulta questo. Se poi sarà falso, verificheranno gli ispettori” ha concluso.

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