L’isola di Lord Howe chiusa ai turisti

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L’accesso è stato vietato “con effetto immediato” a causa di un’epidemia di ‘ruggine del mirto’, fungo vegetale altamente infettivo

di Alberto Ferrigolo

 

© Michael Runkel / Robert Harding Premium / robertharding via AFP
– Isola di Lord Howe

AGI – La gran parte dell’isola di Lord Howe a forma di mezzaluna irregolare, tra l’Australia e la Nuova Zelanda, è stata chiusa ai turisti “con effetto immediato” a causa di un’epidemia di “ruggine del mirto”, un fungo vegetale altamente infettivo. Lo scrive il Guardian.

L’infezione da fungo vegetale è stata scoperta lo scorso 3 febbraio, ma nonostante siano stati presi dei provvedimenti immediati, come la massiccia irrorazione preventiva di fungicidi, i controlli settimanali hanno identificato tre altre zone infette, due delle quali si trovavano a circa 230 metri dal confine della Riserva naturale di Lord Howe. E proprio il fatto che i focolai infettivi “fossero vicini al confine con la riserva è stato il fattore decisivo per chiuderla”.

Cos’è la ruggine del mirto?

Colpisce le piante della famiglia delle Myrtaceae, che comprende eucalipti, cortecce e alberi del tè: “Il fungo colpisce i boccioli dei fiori e la nuova crescita, influenzando la capacità delle piante di realizzare la fotosintesi”, riferisce il giornale inglese. Ora le autorità temono che la ruggine possa colpire anche la Rosa di montagna, la Corteccia squamosa “e la foresta pluviale muscosa nodosa, foresta in pericolo di estinzione che circonda il Monte Gower”, la montagna più alta dell’isola.

 

 

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