No alla trasparenza sul PNRR : ieri Franco oggi Giorgetti

Attualità & Cronaca

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Un Max Weber attualissimo nella affermazione , “ Ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni” .

Nella vicenda PNRR e la clamorosa reiterata omissione delle informazioni , bisognerebbe investigare quanto la burocrazia dipende dal governo pro tempore.

 Ieri Draghi-Franco oggi Meloni-Giorgetti.

La Fondazione Open Polis già con il governo Draghi aveva osservato che il PNRR su cui si era espresso il Parlamento era diverso da quello inviato a Bruxelles. Inoltre le informazioni contenute sul portale Italia domani erano incomplete e poco attendibili.

Il Freedom of Information Act (Foia), adottato da tempo da molte democrazie liberali, persegue tre obiettivi principali: prevenzione della corruzione (accountability); partecipazione consapevole dei cittadini alla vita pubblica (participation); trasparenza e legittimazione della Pubblica Amministrazione (legitimacy).

Sette anni fa il Governo con Dlgs 97/2016 revisionò le norme su pubblicità e trasparenza contenuta nella legge del 2013 ,in applicazione della delega conferita con legge 124 del 2015.

Si parlò di rivoluzione ,ma troppe erano e sono le eccezioni.

Diniego di informazioni richieste se queste a giudizio dell’amministrazione , che le possiede possono arrecare un danno all’interesse pubblico nei casi di : a) sicurezza e ordine pubblico; b)  sicurezza nazionale; c) difesa e questioni militari; d) relazioni internazionali; e) politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato; f)  conduzione di indagini sui reati e loro perseguimento; g) regolare svolgimento di attività ispettive.

Evidente che l’Italia fatica ad adottare alcuni principi di trasparenza consolidati , in molti regimi liberali.

 Addirittura è trasparente perfino Buckingham Palace dove la monarchia ogni anno pubblica il rapporto su tutte le spese effettuate.

Negli USA attraverso il Freedom of Information Act,  la legge sulla libertà di informazione fu costretta a dimettersi il segretario di Stato Paulson , per aver fatto delle telefonate alla Goldman Sachs della quale era stato amministratore delegato.  

Da noi la tutela della privacy è invocata , per limitare aspetti importanti della pubblica informazione.

 Ora il caso riguarda l’incredibile e,  per nulla democratica decisione di impedire l’accesso agli atti che riguardano il PNRR da parte della Ragioneria Generale dello Stato .

 Risponde alla richiesta di puntuali informazioni sul PNRR , che i dati aggiornati saranno pubblicati in aprile senza specificare, a quali dati si fa riferimento.

Venivano chiesti informazioni sui progetti del PNRR che , in maniera succinta e non esaustiva sono pubblicati sul sito di Italia Domani.

A oggi   nessuno sa quante risorse   del PNRR sono state spese ,impiegate in  quali progetti, in quali territori e da quali enti.

Neanche il Governo lo sa? E cosa è stata la annunciata revisione della governance attuata dal ministro Fitto? Revisione del PNRR da inviare alla UE senza dati?

Se il Ministro Giorgetti possiede i dati sui progetti e non li pubblica  ci troviamo di fronte , a una gravissima mancanza e , che se le informazioni sono quelle di Italia domani , a cui la ragioneria rinvia nella risposta di accesso agli atti,  allora esiste una difficoltà di acquisizione dei dati.

Le informazioni del PNRR richieste ? Bandi e avvisi pubblici , soggetti attuatori dei progetti e risorse deliberate , nonché zona di localizzazione. Infine stato di avanzamento dei progetti.

Risposta inaccettabile! L’unica fonte di informazione sui progetti con dati aggiornati al 31 dicembre 2021 (sic!!!) sono quelli presenti su Italia domani.

Termino riportando un pezzo del discorso di Kennedy riferito alle informazioni : “ Nutro infatti un’assoluta fiducia nella risposta e nella fedeltà dei nostri cittadini a condizione che siano completamente informati. (..) . Questa Amministrazione vuole essere trasparente nei propri errori, perché, come disse un saggio: «Un errore non diventa madornale finché non rifiuti di correggerlo». Vogliamo assumerci la piena responsabilità dei nostri errori e auspichiamo che voi li indichiate quando manchiamo noi di farlo. Senza dibattito, senza critica, nessuna Amministrazione e nessun Paese può avere successo come nessuna repubblica può sopravvivere.”

L’informazione e la trasparenza sono l’architrave di ogni democrazia evoluta di cui si trovano premesse negli scritti di Confucio del 500 a.C.

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