Un Bari saggio evita il peggio contro la prima in classifica. Pari col Frosinone

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Foto SSC Bari

Nel primo tempo il Bari ha messo in crisi il Frosinone giocando e pressando alto almeno per i primi 15 minuti, poi sono stati i ciociari a comandare la gara pressando il Bari nella propria metà campo, lasciandogli solo qualche ripartenza che però non ha sortito alcun effetto, tranne in quella occorsa sui piedi di Ricci che ha tirato in porta a distanza ravvicinata ma Turati ha compiuto una grande parata, poi solo timide opportunità perché di fatto il Bari ha perso sicurezza e certezze, ha commesso diversi errori tecnici, su tutti quelli di Molina, e non ha quasi mai tirato in porta, per la verità nemmeno il Frosinone ha tirato in porta, anche se si è procurato un paio di occasioni molto pericolose, una su tutte quella sulla quale Ricci si è immolato sulla linea di porta su un tiro di Rohden che ha evitato il vantaggio laziale, e poi la difesa ci ha pensato a rinviare tutto quel che c’era da rinviare. Poi il rigore sul finire di tempo concesso al Frosinone per un presunto atterramento di Ricci su un giocatore del Frosinone per fortuna poi revocato dal var come è successo ad Ascoli.

Nel secondo tempo dentro subito Dorval per Pucino che era stato ammonito. Mignani ha provato la carta Benali per aumentare il tasso di qualità al posto di uno spento Molina ma la musica non è cambiata. Il Bari ha continuato a giocare e a sopravvivere sulle ripartenze, mentre il Frosinone ha continuato il possesso palla e a fare la partita.

Dentro anche Morachioli per Antenucci, evidentemente Mignani voleva un giocatore che saltasse l’uomo, e con lui è entrato anche Mallamo, mentre Grosso ha provato a vincere mettendo in campo tre attaccanti tutti nuovi cambiando decisamente la linea d’attacco, Moro e Insigne sono solo due dei giocatori che sono entrati, così, giusto per capire di che pasta è fatta la squadra avversaria, ma la musica è stata la stessa anche per loro, il Bari non gli ha permesso di colpire ma il timore di subire il gol da un momento all’altro era netto.

Moro ha sbagliato un gol clamoroso da solo a tu per tu con Caprile che in qualche modo ha parato il pallone. Il Bari non è riuscito ad alzarsi, non ha saputo mantenere palla, il Frosinone si è dimostrata la prima della classe anche se non ha creato molte occasioni da rete, e questo grazie alla difesa barese ben messa in campo.

I ritmi si sono abbassati, le occasioni da rete han continuato a latitare, il predominio di campo del Frosinone ha continuato ad imperversare mentre il Bari ha tenuto botta.

Una gara senza tanti acuti che ha messo in evidenza tutte le qualità dei laziali e l’intelligenza tattica dei ragazzi di Mignani che hanno capito l’antifona evitando l’arrembaggio ma anche la difesa ad oltranza.

Una gara non esaltante dal punto di vista delle occasioni e della tecnica a dispetto dell’agonismo, col Frosinone che si è dimostrata la migliore squadra vista al San Nicola e che merita il posto che occupa per la qualità dei suoi giocatori.

Il Bari prende un punto importante, continua a non subire gol, non crediamo potesse fare di più, diciamo che non è stato capace di osare forse perché intimorito dal gioco del Frosinone. Tutto sommato, comunque, è da considerarsi un buon punto.

Oggi lo 0-0 è stato il massimo che poteva ottenere il Bari. Il campo ha dimostrato perché il Frosinone è primo con distacco e chi lo nega è in malafede, oggi è sceso al San Nicola davanti a 40 mila spettatori dettando legge. Abbiamo visto una squadra messa molto bene in campo, Grosso è cresciuto come allenatore, ed il Bari ha capito subito che il punto era d’oro. L’impostazione del gioco di Mignani è stata quella di resistere pur evitando le barricate che, forse, avrebbero voluto dire sconfitta senza appello.

Poca fantasia lì davanti con Benedetti trequartista, un segnale netto del rispetto verso la capolista, un segnale preciso di Mignani che voleva vederlo giocare da operaio in grado di marcare il gioco dei laziali che scendevano pericolosamente, e il suo compito lo ha fatto molto bene. Crediamo che l’allenatore abbia “letto” così la gara, inutile, crediamo, criticare la sua prudenza, oggi, obtorto collo, ha fatto le scelte giuste perché gli avversari di certo non avrebbero perdonato.

La verità è che oggi l’imperativo era arginare al massimo e la squadra ha svolto molto bene il proprio dovere. Non pretendiamo la vittoria sempre anche quando sarebbe più prudente evitare una probabile sconfitta.

Oggi il Bari ha capito che la gara avrebbe potuto perderla e anche questo tipo di gioco di contenimento, ma non remissivo, è stato un segnale di maturità. Chi segue il Bari da sempre sa bene che queste gare, una volta, le avrebbe perse senza appello. In fondo il campionato non è ancora finito e le occasioni per proseguire il cammino ci sono. Eccome. In fondo non si è riusciti a vincere contro la capolista, contro la squadra col migliore attacco e con la miglior difesa del torneo. A volte occorre anche essere realisti ed obiettivi. Tutti vorremmo vincere ma spesso non perdere è l’atteggiamento giusto.

Oggi l’impressione è stata quella che i ragazzi vogliano vincere il campionato, cominciano ad essere più saggi. Speriamo solo di non rimpiangere uno dei punti persi col Genoa.

Il Var ancora una volta ha salvato il Bari come accaduto ad Ascoli. L’impressione è stata che questa decisione sarebbe potuta essere un ennesimo segnale divino come accaduto fino adesso, ma purtroppo non è andata così, ma tutto sommato va bene lo stesso.

Massimo Longo

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