“Via Tchaikovsky dal Conservatorio”, polemica a Kiev

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Nel giugno 2022 il consiglio accademico del Conservatorio aveva votato per lasciare il nome, ma già lo scorso novembre una petizione, depositata presso l’ufficio del presidente Zelensky, aveva nuovamente chiesto di “de-russificare” l’istituto

AGI – Lasciarlo o rimuoverlo? Questa è la domanda che ha scatenato un acceso dibattito in Ucraina sull’uomo a cui è intitolato il Conservatorio di Kiev: il compositore russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Come riporta Radio Free Europe, sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, gli studenti dell’Accademia nazionale di musica Tchaikovsky, precedentemente nota come Conservatorio di Kiev, da mesi chiedono, senza successo, la rimozione del nome del compositore russo dall’istituzione.

Mentre la proposta degli studenti ha ricevuto il sostegno del governo ucraino, che vede anche Tchaikovsky come uno degli strumenti del progetto imperialista del Cremlino, i dirigenti del Conservatorio hanno bocciato la mozione e deciso di mantenere il nome. Il dibattito si colloca sullo sfondo delle misure per “de-russificare” l’Ucraina, dopo l’invasione ordinata da Vladimir Putin, un anno fa. Diverse città ucraine hanno rimosso le statue del poeta russo Aleksandr Pushkin, mentre le strade in suo onore sono state rinominate.

Nel giugno 2022, il consiglio accademico del Conservatorio aveva votato per lasciare il nome di Tchaikovsky, sottolineando le radici ucraine del compositore, il cui bisnonno è nato nella città ucraina di Kremenchuk, colpita nel recente conflitto da pesanti bombardamenti russi. A novembre, una petizione online depositata presso l’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky chiedeva di eliminare il nome del compositore russo, sostenendo che si trattava di un affronto all'”indipendenza della cultura ucraina”; l’iniziativa non ha però raggiunto la soglia delle 25 mila firme, necessarie per arrivare sulla scrivania del presidente.

Il mese successivo, il consiglio accademico del Conservatorio ha nuovamente votato per mantenere il nome di Tchaikovsky fino a ulteriore revisione, una decisione che il ministro della Cultura, Oleksandr Tkachenko, ha definito “deludente”. Tchaikovsky viene considerato un compositore russo, nonostante le sue radici e le influenze ucraine nella sua musica, ma il dibattito sulla rimozione del suo nome dall’Accademia è emerso solo dopo l’invasione. Secondo gli studenti-attivisti, la decisione di rinominare il Conservatorio è in parte ostacolata dai timori per le ripercussioni sulla sua filiale in Cina. “Per Pechino”, hanno spiegato i ragazzi a Radio Free Europe, “è prestigioso avere il nome di Tchaikovsky, anche per i parallelismi con il Conservatorio di Mosca”, intitolato sempre al celebre compositore del Lago dei Cigni.

“Il fattore piu’ importante è cercare di mantenere la nostra posizione nel mercato cinese dei servizi educativi. Non so se valga la pena farlo. Capisco che, finanziariamente, è una cosa molto allettante per il Conservatorio, ma dal punto di vista di chi muore oggi a Bakhmut o Kreminna, non so se sia morale”, ha commentato il critico musicale Maksym Strikha.

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