Tolc Med 2023: l’identikit dei nuovi aspiranti medici

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Il 13 aprile verrà inaugurata la nuova modalità d’esame per il test di ammissione alla facoltà di medicina e chirurgia: sarà online, ripetibile nel corso dell’anno e potrà essere sostenuto già dal quarto anno di scuola superiore.
Ma qual è il sentiment degli studenti a riguardo? Accademia dei Test ha interrogato la propria community e stilato l’identikit dei nuovi aspiranti medici.

E’ partito il conto alla rovescia per la prima sessione in cui si potrà sostenere il nuovo Tolc Med. A seguito della riforma, annunciata lo scorso settembre, infatti, gli studenti non dovranno più attendere la fine delle vacanze estive per poter affrontare il consueto test di ammissione alle facoltà medico-sanitarie, ma potranno tentare la prova a partire dal 13 aprile 2023. Questa però non è l’unica novità, perché gli aspiranti medici potranno cimentarsi con il test d’ingresso online già a partire dal quarto anno di scuola superiore e, se non soddisfatti del risultato, potranno ripeterlo anche nella seconda sessione prevista a luglio. La prova prevederà 50 quesiti da svolgere in 90 minuti, suddivisi in 7 domande di comprensione del testo e conoscenze acquisite negli studi, 15 di biologia, 15 di chimica e fisica e 13 di matematica e ragionamento e il punteggio sarà equalizzato in base alla difficoltà delle domande affrontate e calcolato con un massimo di 1 punto per ogni risposta corretta, 0 per quelle nulle e -0,25 per ogni errore commesso.

Ma cosa ne pensano gli studenti delle modifiche?

Accademia dei Test (https://www.accademiadeitest.it/), ramo della startup Edtech Futura, che dal 2020 affianca e supporta gli studenti italiani nella preparazione ai test di ammissione universitari grazie a percorsi aggiornati e personalizzati su tutte le materie d’esame, ha chiesto alla propria community, composta da più di 40mila ragazzi , la propria opinione sul Tolc Med e ha stilato l’identikit dei nuovi aspiranti medici.

I risultati ottenuti mettono in evidenza che, a meno di due mesi dalla prima sessione, esiste ancora molta incertezza sulle informazioni comunicate dal Ministero in merito al test e scarsa conoscenza da parte degli studenti di tutte le modifiche apportate.

“Il sentiment generale che si percepisce tra i giovani che dovranno sostenere il nuovo test di ammissione a medicina e chirurgia è di maggiore ansia e preoccupazione perché ritenuto più competitivo rispetto alla vecchia modalità, un ostacolo per molte persone e troppo difficile per chi deve preparare contemporaneamente anche l’esame di maturità. – ha commentato Francesco Salvatore, Founder & CPO di Accademia dei Test – Il nostro obiettivo è di incoraggiare gli studenti a non rinunciare mai ai propri sogni, nonostante le difficoltà che si possono incontrare durante il percorso e per questo motivo ci proponiamo come punto di riferimento per chiarire eventuali dubbi o domande e per accompagnare ogni aspirante medico nello studio, fino al giorno del test. Con i nostri corsi nessuno studente viene lasciato indietro e, partendo dalle basi di ogni disciplina, colmiamo il gap educativo che impedisce a tanti di superare il test.”

L’identikit dell’aspirante medico

Dall’indagine svolta dalla startup Ed-Tech, Accademia dei Test, sulla propria community è emerso che il 62% degli studenti che intendono iscriversi alla facoltà di medicina e chirurgia sono mossi dal desiderio di poter aiutare concretamente le persone e, contrariamente a ciò che si è soliti credere, solo il 3% perché già figli di medici. Il 28%, invece, ha dichiarato di voler diventare medico per vocazione e il 7% per i cospicui stipendi. Il 92% dei rispondenti al sondaggio, infatti, si è trovato d’accordo nell’affermare che chi studia medicina ha buone possibilità di fare carriera in futuro e di ottenere quindi una buona retribuzione.

Gli aspiranti medici non provengono solo da percorsi di studio strettamente scientifici e le possibilità di ammissione sono molto influenzate anche dalla capacità di gestione dell’ansia e dalla comprensione a fondo della “struttura” delle domande del test.

Le opinioni degli studenti sulla possibilità di frequentare la specializzazione fuori dai confini nazionali si dividono a metà con un 51% che ha affermato di voler rimanere in Italia e un 49% che preferirebbe, invece, trasferirsi all’estero, per avere una formazione internazionale. Tra i corsi di specializzazione più ambiti: pediatria, oncologia, ginecologia, neurologia, cardiochirurgia, medicina d’urgenza, neurochirurgia e medicina legale.

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