Lampedusa ‘scoppia’. Evacuazione per 3000 migranti

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Lampedusa non vedeva da diverso tempo una evacuazione così imponente dall’hotspot, nelle stesse ore in cui si guarda a Ravenna, dove sono sbarcate 84 persone da Ocean Viking. Le ong, sebbene sia il Consiglio d’Europa sia l’Onu abbiano espresso forti perplessità sul decreto legge, si adeguano alle misure stabilite dal Viminale

di Fabio Greco

Migranti a Lampedusa

 

AGI – Quattro unità navali e tre giorni di operazioni, per il trasferimento di quasi 3000 migranti verso una destinazione finora ignota: Lampedusa non vedeva da diverso tempo una evacuazione così imponente dall’hotspot, nelle stesse ore in cui si guarda a Ravenna, dove sono sbarcate 84 persone da Ocean Viking, e a Civitavecchia, dove sono approdati 31 da Aita Mari e dove è attesa la Life Support di Emergency con 156 migranti. Il ‘boom’, frutto di sbarchi autonomi, lo registra l’isola siciliana.

Gli approdi sono continuati: a bordo di barconi vi sono gruppi consistenti di oltre 130 persone fra cui molte donne e bambini. Solo ieri con 20 imbarcazioni erano arrivati 925 emigranti. La struttura di contrada Imbriacola scoppia, a fronte di poco meno di 400 posti disponibili. La prefettura, per oggi, ha disposto il trasferimento di circa 1.500 persone.

“Malta non soccorre – accusa Mediterranea Saving Humans – e le navi della flotta civile allontanate dal governo italiano. Così aumentano naufragi, catture e respingimenti. E Lampedusa rimane l’unico approdo per donne, uomini e bambini in fuga da Libia e Tunisia”.

“Mentre il Governo Meloni si preoccupa di criminalizzare il soccorso in mare e rendere sempre più difficile salvare vite umane – rilancia la ong Sea Watch – in due giorni in Italia sono sbarcate 2378 persone: più del doppio di quelle salvate dalle ONG in tutto il 2023”. Il piano di evacuazione, che si concluderà lunedì prossimo (ma potrebbe cambiare), prevede il trasferimento dei migranti con la nave militare San Giusto, l’unità Dattilo della Guardia Costiera e i traghetti Galaxy, noleggiato per il trasferimento, e Cossyra, che effettua i collegamenti ordinari con Porto Empedocle.

Le ong, sebbene sia il Consiglio d’Europa sia l’Onu abbiano espresso forti perplessità sul dl ong, si adeguano alle misure stabilite dal Viminale. La nave Life Support di Emergency arriverà domani nel porto di Civitavecchia. Tra i migranti vi sono due donne, tre bambini tra i 7 e i 10 anni e 28 minori non accompagnati.

“Le loro condizioni di salute sono buone. Il nostro team sanitario ha eseguito le verifiche delle condizioni di salute di tutte le persone a bordo e ha prestato le cure sanitarie a chi ne aveva bisogno. Non ci sono situazioni critiche, ma molti dei naufraghi raccontano abusi subiti in Libia. Molti di loro portano sulla pelle i segni dei pestaggi e dei maltrattamenti”, ha spiegato Emanuele Nannini, Capo missione Sar di Emergency.

Al terminal di Porto Corsini a Ravenna ha attraccato oggi la Ocean Viking: a bordo anche 58 minorenni. “Condivido – ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, nel porto per le operazioni di sbarco – la perplessità del sindaco De Pascale in merito alla decisione del Governo di indicare nuovamente il porto di Ravenna come primo porto sicuro, costringendo cosi’ la nave che opera nel Mediterraneo a fare rotta lontano da dove presta soccorso. Come sempre l’Emilia-Romagna è pronta a dare una mano, a dimostrare ancora una volta di essere una regione solidale”.

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