La città delle api. Il cucurbitario dell’intimanno.

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Libro “La città delle api”. Recensione a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.

Lo scrittore Alfredo Cremonese ha scritto il libro “La città delle api. Il cucurbitario dell’intimanno” edito da Bertoni Editore sezione Junior, in vendita in tutte le librerie italiane per 15.00 euro. L’autore è nato a Treviso nel 1984 e questo è il suo romanzo di esordio dedicato al pubblico dei giovani. A colpire, tra gli scaffali della libreria, è l’insolita copertina dallo sfondo giallo che sembra rappresentare dei geroglifici egizi. “Bua è un’ape piuttosto stupida. Dopo aver incontrato nella Ceracuna un’ape antichissima, tutta bianca, nell’Alveare ne capitano di tutti i colori. Perfino il vulcano Rombavetro comincia ad eruttare. Ci si mettono pure quei pasticcioni di Fioredimandorlo, Paya e Biglia, amici di Bua. La regina Crisalide III, l’imperatrice Lotide II e la Dolce Sacerdotessa Bianca Tia dovranno confrontarsi con una avversaria temibile, che si credeva sepolta da secoli: la cattivissima Rujac. Senza ignorare l’agguerritissimo fuco Prugnoselvatico e le maggiori alleate di Rujac; la regina delle formiche nere Amigdala e Bugas, la sovrana delle vespe. Un parapiglia ingegnoso, un’avventura che ci porterà nei posti più impensati dell’Alveare: l’Arteria Regia, lo Spremiagrumi, La Piazza del Nessuno Lo Sa, Il Tiglio del Tè, lo Mnemofavo, dove lavorano le api arachidine, la Taverna dei Ciocchi ed infine il Cucurbitario dell’Intimanno. E allora, forse capiremo cos’è questo Intimanno e chi sono davvero Bua e l’ape bianca che l’accompagna”.

Questa è la curiosa presentazione con cui l’editore introduce ufficialmente al libro di Cremonese. Non avevo mai letto nulla di simile. L’avventura che ci propone l’autore è studiata nei minimi dettagli. Bua è una pasticciona colossale, che deve districarsi fra intrighi e la complessità della civiltà degli insetti. Il testo è fantasioso e fantastico al tempo stesso. L’ autore ha reso in modo avvincente la trama. Una peculiarità? L’originalità, che traspare soprattutto da descrizioni molto suggestive. Le api- personaggio sono molto umane: pensano, giocano, si arrabbiano ed amano, esattamente come molti di noi. I paesaggi sono resi in modo molto creativo, con nomi suggestivi e altisonanti. L’unica difficoltà la si potrebbe avere nel dover ricordare tutti i dettagli, anche perché tutta questa varietà rischia di trasformarsi in complessità.

L’alveare non è solo la grande casa delle api: è un vero e proprio individuo composto di tante piccole parti. Migliaia e migliaia di piccole bestiole, ciascuna con un compito preciso e importante per la sopravvivenza della famiglia. Ognuno ha bisogno di tutte e tutte hanno bisogno di ognuna. In questa storia c’è anche chi esce dall’alveare alla scoperta del mondo e impara a proprie spese che per le api non è possibile vivere pensando solo a se stesse. In tutto il volume si compone di 130 pagine ricche di colpi di scena. Sarebbe bello se tutti acquistassero questo libro prima del 20 maggio,” la giornata mondiale delle api.

Nonostante le piccole dimensioni, l’ape è lunga dai 12 ai 20 millimetri, questi insetti sono instancabili lavoratori dall’articolata vita sociale. La società delle api è quella che tra gli altri insetti sociali, come le formiche, spicca per perfezione e laboriosità. I numerosissimi componenti della colonia, costituita prevalentemente da operaie, infatti, sono stretti tra loro da legami di grande fedeltà: ogni ape è disposta a morire per la sopravvivenza della colonia. In fondo all’addome, dispongono di un pungiglione utilizzato solo per difendere la famiglia o loro stesse. Infatti, per l’ape, colpire significa morire: questa piccola creatura dopo la puntura muore, a differenza, per esempio, della vespa che è in grado di farlo ripetutamente.

Un testo indispensabile per favorire lo sviluppo cognitivo e culturale dei più giovani. La curiosità di conoscere e capire, se incoraggiata in giovane età, sarà alla base del bagaglio emotivo sul quale l’adulto potrà contare sulla vita. Ma perché leggere è cosi importante per i ragazzi? Un libro aiuta i giovani lettori a migliorare la capacità di concentrazione, le abilità sociali e la capacità di comunicazione. Leggere facilita inoltre l’interazione sociale tra adulti e ragazzi; per dirlo il parole semplici, i ragazzi che leggono avranno una marcia in più nella vita. Alle volte triste, altre divertente, il romanzo è indiscutibilmente toccante e profondo. Cremonese regala emozioni ed un insegnamento morale per nulla banale o prevedibile.

One Reply to “La città delle api. Il cucurbitario dell’intimanno.”

  1. Alfredo ha detto:

    Buonasera Ilaria. Sono Alfredo Cremonese, autore de la città delle api. La ringrazio INFINITAMENTE per la stupenda recensione, graditissima oltretutto. Grazie ancora, davvero e sempre, anche a nome di Bua, la protagonista! Grazie.

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