“Dieci palloni spia nei cieli cinesi”, Washington respinge le accuse di Pechino

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Dopo l’abbattimento del quarto oggetto non identificato in una settimana nei cieli del Nord America, la Cina rilancia e punta il dito su Washington, dove non manca chi si spinge a non escludere l’ipotesi extraterrestre

di Nuccia Bianchini

AGI – La guerra dei palloni e degli ‘oggetti volanti’ misteriosi infiamma le tensioni tra Usa e Cina. Dopo l’abbattimento del quarto oggetto non indentificato in una settimana nei cieli nordamericani, il governo ha accusato gli Stati Uniti di aver fatto volare almeno dieci ‘palloni spià, senza autorizzazione, nel proprio spazio aereo, dall’inizio del 2022, un’accusa prontamente smentita da Washington.

È l’ultimo capitolo della battaglia, quella che si sta giocando nello Spazio, tra le due grandi potenze: una battaglia cominciata da tempo ma balzata sulle cronache mondiali all’inizio di febbraio quando l’esercito Usa ha abbattuto una mongolfiera cinese, ritenuto dal Pentagono un ‘pallone spià per raccogliere informazioni sensibili; e che per la Cina era un semplice aerostato destinato alle rilevazioni meteo, che aveva sbagliato traiettoria.

L’avvistamento del ‘pallone spia’, considerato da Washington una “inaccettabile” violazione della sovranità e della legge internazionale, ha causato l’annullamento del viaggio a Pechino del segretario di Stato, Antony Blinken.

La saga ha conosciuto una nuova svolta nel week-end, quando sopra il Canada e gli Stati Uniti sono stati avvistati tre oggetti volanti, tutti abbattuti. È assolutamente ignota al momento la natura e la funzionalità di questi oggetti, tanto meno chi li abbia messi in orbita.

Quattro casi in una settimana

Domenica un oggetto ad alta quota è stato abbattuto da un F-16 sul Lago Huron, che si trova tra il Michigan e l’Ontario: il Pentagono ha spiegato che l’oggetto non costituiva una minaccia militare, ma era un pericolo per il traffico aereo; e ha collegato l’aeromobile con un segnale radar che qualche ora prima era stato raccolto (ma poi era sparito) sul Montana, sulla zona dei magazzini che contengono i missili intercontinentali statunitensi e altri siti sensibili.

Sabato, un aereo da guerra statunitense F-22, che operava su ordine congiunto del primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente Joe Biden, ha lanciato un missile che ha abbattuto un oggetto che volava a 40 mila piedi sopra il Territorio dello Yukon, nell’estremo Nord del Canada: era un oggetto ‘cilindrico’ più piccolo del ‘pallone spià cinese. Venerdì, un F-22 ha abbattuto un altro oggetto non identificato nello spazio aereo dell’Alaska: in quel caso i piloti statunitensi sono stati in grado di aggirare l’oggetto e hanno riferito che non sembrava trasportasse apparecchiature di spionaggio.

Il fatto che, nel giro di pochi giorni, siano stati rilevati diversi oggetti volanti misteriosi ha “in parte” una spiegazione: da quando è stato localizzato e abbattuto il primo pallone spia cinese, hanno spiegato ieri a Washington, il Pentagono ha aumentato la sorveglianza del proprio spazio aereo. Non è altrettanto chiaro di cosa si tratti. Né la Casa Bianca, né il Pentagono o il governo del Canada sono apparsi in grado di dire esattamente cosa stia succedendo; un vuoto d’informazioni che i repubblicani stanno di nuovo usando per mettere in discussione la leadership del presidente Biden.

Un generale non esclude l’ipotesi extraterrestre

Alla domanda, in conferenza stampa domenica, se si possa trattare di Ufo, oggetti extraterrestri non identificati, il generale Glen D. VanHerck, comandante del Northern Command dell’Air Force, ha dichiarato che “a questo punto” non si può escludere nulla. Ma successivamente gli uomini dell’intelligence americana hanno sostanzialmente escluso che l’Air Force abbia sparato a qualche visitatore alieno.

Resta da capire allora a chi facciano capo gli oggetti volanti misteriosi. Tra le teorie è che siano stati inviati dalla Cina o da un’altra potenza che sta cercando di sapere di più sui radar o sui sistemi di allerta precoce statunitensi o per spiarne i siti sensibili. Ma la Cina ha già risposto per le rime: quando oggi ha ricordato che i palloni statunitensi hanno sorvolato almeno 10 volte il Paese nell’ultimo anno, il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha anche accusato Washington di “aver abusato” del suo “vantaggio tecnologico” per compiere “operazioni di spionaggio su larga scala” e “rubare segreti” in maniera “indiscriminata”.

“Questo include i loro stessi alleati: violano la sovranità di altri Paesi cosi’ come il diritto internazionale e le norme fondamentali delle relazioni internazionali. Loro sanno quanti aerei spia inviano e la comunità internazionale sa benissimo chi è il più grande impero di spionaggio del mondo”.

“Qualsiasi affermazione secondo cui il governo degli Stati Uniti gestisce palloni di sorveglianza sulla Repubblica popolare cinese è falsa”, ha scritto su Twitter la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Adrienne Watson, aggiungendo che è la Cina “ad avere un programma di palloni di sorveglianza ad alta quota per la raccolta d’informazioni”. Insomma, la guerra adesso si fa anche nello Spazio.

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