Italia e Gran Bretagna collaboreranno sempre di più su difesa e sicurezza

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Lo hanno assicurato i ministri degli Esteri e della Difesa dei due paesi al termine di un vertice bilaterale a Roma. La priorità immediata è ovviamente l’Ucraina ma non sono previste nuove sanzioni alla Russia

©  AFP –

AGI – Italia e Regno Unito collaboreranno “sempre di più, nei prossimi mesi e nei prossimi anni”, nel settore della difesa e della sicurezza per affrontare nuove e vecchie sfide mondiali. Lo hanno assicurato i ministri degli Esteri e della Difesa dei due paesi al termine di un vertice bilaterale a Roma. Dicendosi “molto soddisfatto” dei colloqui con James Cleverly e Ben Wallace, rispettivamente ministri degli Esteri e della Difesa britannici, il vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha spiegato in una conferenza stampa “che abbiamo fortemente voluto queste consultazioni” e che “c’è un ottimo clima di collaborazione” fra Roma e Londra, anche nell’ambito delle organizzazioni internazionali, a partire dalla Nato. I due Paesi “hanno obiettivi comuni”, ha aggiunto il titolare della Farnesina sottolineando che “abbiamo individuato una serie di azioni comuni”.

La priorità immediata è ovviamente l’Ucraina e “stiamo facendo grandi sforzi per sostenere le forze armate ucraine a difendere l’integrità dell’Ucraina”. “Ovviamente – ha continuato Tajani – vogliamo tutti quanti la pace e oggi abbiamo parlato della centrale di Zaporizhzhia, dove si potrebbe creare una zona franca per evitare che avvenga un’altra tragedia come Chernobyl”. Insomma, “la voglia di collaborare in tutti i settori è molto forte”, ha concluso il ministro.

“Oggi abbiamo parlato di Difesa e sicurezza a 360 gradi, Balcani e Indo-Pacifico compresi. Dobbiamo collaborare sempre di più con il Regno Unito”, ha affermato da parte sua il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Con Londra, ha proseguito il ministro, “cooperiamo anche sul piano industriale con il Global Combat Air Program, che sta partendo e darà proficui frutti dal punto di vista tecnologico e geopolitico e ci consentirà di prevenire le minacce a venire. Dobbiamo saper guardare ai prossimi decenni, non possiamo pensare che la nostra sicurezza e quella dei nostri figli si difenda soltanto in Italia e in Europa. In un mondo cosi’ grande i nostri Paesi sono piccoli se non sanno cooperare insieme. Finora queste cooperazioni sono state molto politiche, ma ora bisogna trasformarle anche in cooperazioni umane, tecnologiche e di rapporti economici”.

Regno Unito e Italia lavoreranno insieme nei loro interessi, nei prossimi mesi e nei prossimi anni”, ha sottolineato il ministro Cleverly, mentre il suo collega Wallace è tornato sulla questione dei caccia chiesti da Zelensky: “Non dobbiamo necessariamente inviarli all’Ucraina”, ha detto, confermando le sue dichiarazioni di questa mattina alla Bbc (non ci sarà alcun trasferimento nel prossimo futuro di aerei da combattimento britannici all’Ucraina).

“Sappiamo che non dobbiamo escludere nulla”, ha tuttavia aggiunto Wallace ricordando che “siamo arrivati ai carri armati”. Nella conferenza stampa, che si è svolta nella cornice di Villa Madama, Tajani ha precisato che “non abbiamo discusso di sanzioni alla Russia”. E interpellato sull’incontro a Parigi fra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il ministro ha risposto che “l’Italia non si sente affatto isolata. Anzi, ci sentiamo protagonisti e con la nuova politica estera che abbiamo avviato dimostreremo di essere grandi protagonisti, non solo nel Mediterraneo”.

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