Attaccate le sedi diplomatiche italiane a Berlino e Barcellona

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Infranta la vetrata del Consolato Generale nella città catalana e imbrattata una parete dell’ingresso. Nella capitale tedesca incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario italiano. Meloni esprime “preoccupazione”. Tajani: “Si faccia al più presto piena luce”. La Farnesina rafforza la sicurezza delle sedi e del personale

©  © Achim Raschka / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons) – Ambasciata italiana a Berlino

 

AGI – Due attacchi hanno colpito ieri i rappresentanti diplomatici italiani, a Barcellona e Berlino. È la Farnesina a renderlo noto spiegando che “nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio”. A Berlino, continua la nota “è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia“.

Le locali forze di polizia “hanno effettuato i necessari rilievi scientifici e investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone”.

Sui fatti è intervenuto il premier, Giorgia Meloni. “Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca”, si legge in una nota. “A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha personalmente e immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e “ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi”, prosegue la nota della Farnesina. Il ministro “ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato”.

La procura di Roma avvierà una indagine sugli attacchi. I magistrati dell’antiterrorismo, prima di formalizzare l’avvio dell’istruttoria, sono in attesa delle informative da Digos e Ros. La pista prevalente, seguita a livello investigativo, è quella di un’azione riconducibile alla galassia anarchica.

 

 

 

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