Alcune riflessioni alla vigilia dei funerali di Joseph Ratzinger

Arte, Cultura & Società

Di

di Carlo Forin

Il libro

Oggi è la vigilia dei funerali di Joseph Ratzinger, che mi ha insegnato ad amare di più il libro, fin da “servitori della vostra gioia, meditazioni sulla spiritualità sacerdotale”.

Sono passati esattamente vent’anni.

È importante curare la preghiera non solo quando ci procura gioia. Come nella vita dell’uomo non si ottiene niente di grande senza disciplina e metodo, così anche la vita interiore ha bisogno dell’una e dell’altro.

Quando ascoltiamo un grande artista, che domina magistralmente uno strumento, ci commuove la facilità, l’apparente naturalezza e scioltezza, che semplicemente fa parlare la bellezza dell’opera stessa.

Ma perché si abbia alla fine questa facilità, nella quale la grandezza si esprime in modo puro ed autentico, deve precedere un lavoro puro e metodico.

La vita interiore non deve sembrarci di valore inferiore alle attività esterne, come lo sport e la tecnica. La crescita dell’uomo interiore- è degna del nostro totale impegno; il mondo ha bisogno di uomini, che sono interiormente maturi e ricchi; il Signore ha bisogno di loro, per poterli chiamare e inviare”. Segue il titolo: Annunciare e aver potere.

Venti anni fa sottolineai questa riflessione, che oggi mi torna profetica su di me e sull’archeologia del linguaggio.

Posso leggere “il libro” nel zumero IL LI.BUR = “contenitore della gioia di Dio”.

UNO da DUE.

Gesù è UNO che auspica la riunione delle due parti in cui il diavolo divide ciascuno di noi.

Lo stato che si conosce è quello narratoci dalla mamma: – Hai il diavoletto nella spalla sinistra e l’angioletto nella spalla destra, che ti consigliano in ogni scelta. Quando dai retta al diavoletto resti diviso. Quando stai con l’angioletto sei uno.

Questo uno è la fusione delle due parti nella fede: hi.de/hi.di = fusione in Dio.

I primi martiri fecero come Gesù fusi in lui da lui.

Poi vennero i lapsi, gli scivolati in due. La confessione ricompone l’uno. Lo scivolamento torna a spezzarci in due, col diavoletto e l’angioletto in conflitto e noi in premio al vincitore.

Joseph che sta salendo in cielo mi dice questo in tutta semplicità. Io lo riferisco senza commenti ai buoni e ai divisi.

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