Chiude a Roma la storica libreria Odradek, crollano le vendite di libri

Economia & Finanza

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Lo annunciano su Facebook i titolari Katia e Davide con un post che non ammette appelli: “Odradek non è più sostenibile, né economicamente né umanamente”. Da domani e fino alla Befana ci sarà la svendita totale. “Grazie a tutti quelli che in questi anni hanno permesso a Odradek di vivere”
© Agf – Libri

 

AGI – Il 6 gennaio prossimo, dopo 25 anni di onoratissima carriera, Odradek, la libreria in via dei Banchi Vecchi 57, nel centro storico di Roma, chiuderà l’attività. Lo annunciano su Facebook i titolari Katia e Davide con un post che non ammette appelli: “Odradek non è più sostenibile, né economicamente né umanamente”.

Da domani e fino alla Befana ci sarà la svendita totale. “Grazie a tutti quelli che in questi anni hanno permesso a Odradek di vivere – dicono Katia e Davide che augurano a tutti un buon 2023 -. Ma dobbiamo dare retta ai numeri e quest’anno c’è stato il tracollo con incassi giornalieri sotto i 300 euro”.

“I numeri di questo 2022 – si legge nel post su Fb – sono implacabili: 9.000 euro di incassi mensili in Libreria equivalgono a 2700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2000 euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4.000 euro contro i .6500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6.500 euro contro i 10.700 del 2021. Tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di 2.000 euro. E siamo stati anche aiutati. Le istituzioni nazionali con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti, la Regione Lazio con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, più il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di 10.000 euro nel mese di agosto, questi contributi non sono stati sufficienti a invertire la tendenza”.

Il problema – sottolineato da Katia e Davide – è principalmente uno: “Sempre meno lettori entrano in Libreria. Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella “civiltà della carta”. Il processo irreversibile di digitalizzazione impone a tutti un ripensamento sulle forme di accesso alla conoscenza e ai saperi che una volta venivano trasmessi esclusivamente su carta. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione”.

“Lo sviluppo delle reti rende sempre più complicata la costruzione di progetti economici sostenibili intorno al Libro. Le forme della lettura cambiano velocemente e con loro anche i costumi e gli atteggiamenti nella vita quotidiana. Le edicole, per esempio, sono diventate purtroppo una entità democratica ed economica sempre più marginale nella vita di tutti i giorni (i quotidiani si acquistano sempre di meno). Poi c’è tutta una situazione economica sociale che ci preoccupa – spiegano ancora Katia e Davide – E dunque dobbiamo evitare di rimanere incastrati nei debiti. Abbiamo rinunciato a tante cose in questi 25 anni di attività'”.

“Ci siamo testardamente autosfruttati – proseguono  i titolari – perché abbiamo creduto che bisognasse contribuire alla costruzione di una città diversa, soprattutto nei Rioni antichi di Roma. Ma ora è il momento di dar retta ai numeri che sono implacabili. Abbandoniamo il campo con il cuore in mano. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno voluto bene. Ma dobbiamo dare retta ai numeri. Dal 27 dicembre al 6 gennaio svendita totale (gli sconti che praticheremo saranno conformi ai dettati normativi dell’importante Legge 13 febbraio 2020, n. 15, recante “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”). Grazie a tutti quelli che in questi anni hanno permesso a Odradek di vivere. Buon 2023!!!”.

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