Sciopero dei treni a Natale e Capodanno in Francia, in 200 mila a terra

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Uno sciopero dei controllori nel primo fine settimana di dicembre aveva costretto l’azienda a cancellare il 60% dei suoi treni Tgv e Intercitès. In quella occasione quasi la metà dei 9 mila capitreno aveva scioperato

di Veronique Virgilio

© Myriam Tirler / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP

 

AGI – Per i francesi che devono viaggiare in treno, le feste di fine anno si preannunciano complicate a causa di uno sciopero indetto dai controllori della compagnia ferroviaria pubblica, Sncf, che colpirà i treni ad alta velocità Tgv. Secondo il preavviso di sciopero diramato dalla società, su 800 mila viaggiatori che hanno già acquistato un biglietto per il fine settimana di Natale, in 200 mila rimarranno a piedi.

Venerdì 23 solo due Tgv su tre circoleranno sulle linee Atlantico e Mediterraneo, tre su quattro per quanto riguarda l’Est del Paese e solo il 50% sulla tratta Nord. La situazione dovrebbe rimanere la stessa anche il 24, 25 e 26 dicembre e il movimento di protesta dovrebbe riprendere dal 30 al 2 gennaio. I clienti riceveranno informazioni sul proprio treno tramite Sms ed e-mail. La Sncf incoraggia i viaggiatori ad anticipare la partenza, se possibile, oppure a scambiare i loro biglietti gratuitamente o ottenere un rimborso.

Per evitare di essere penalizzati dal movimento sociale, l’azienda suggerisce di spostarsi in treno il 21 e il 22 dicembre, in quanto sono rimasti circa 120 mila posti. Il movimento di protesta dei controllori, lanciato inizialmente da un collettivo denominato “Collectif national ASCT” (Cna), si è formato al di fuori di ogni ambito sindacale e riunisce in un gruppo Facebook più di 3.500 capitreno che esigono un migliore riconoscimento della specificità di questa professione.

“Posso capire che ci siano delle richieste, ma per le vacanze di Natale non è il momento. Eppure abbiamo fatto di tutto per evitare questo sciopero, abbiamo dato ogni possibilità al dialogo sociale” ha dichiarato Christophe Fanichet, Ceo di Sncf Voyageurs. Uno sciopero dei controllori nel primo fine settimana di dicembre aveva costretto l’azienda a cancellare il 60% dei suoi treni Tgv e Intercitès.

Quasi la metà dei 9 mila capotreni aveva scioperato. Ma questa volta la mobilitazione dei professionisti cade in un momento particolarmente delicato, durante il quale milioni di francesi vogliono raggiungere i propri cari per festività e vacanze.

Al termine di un incontro con collettivo e sindacati lo scorso 8 dicembre, la direzione aveva proposto di aumentare di 600 euro l’anno il “premio lavoro” dei capotreni, parte dei quali andrebbe integrato nel loro stipendio nel 2024, oltre ad un’ulteriore indennità di 600 euro lordi annui e provvedimenti specifici per facilitare promozioni interne e avanzamenti di carriera.

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