Nel nuovo libro dello scrittore: “Il cammino di un piccolo uomo di pianura all’indomani dell’armistizio“.
Marcellino Dini (*) torna con un nuovo libro: “Il moschetto appoggiato al cielo“, di recente pubblicato per Bertoni editore di Corciano (PG), il cui protagonista, un militare italiano, vive le contrastate e dolorose vicende successive all’8 settembre 1943. A differenza di molte scritture dedicate alla guerra, che si soffermano a descrivere particolari condizioni dell’esperienza bellica, il suo racconto costituisce una sorta di unicum perché apre un interessante squarcio sulla dimensione di un uomo semplice gettato nella storia, in una drammatica situazione esistenziale che non ha scelto.
Recita la quarta di copertina:
“Il romanzo narra una storia vera.
Sestilio è un toscano della Valdichiana nato da famiglia contadina, povera ma dignitosa. È un giovane difficile: tormentato, talvolta scontroso, individualista, poco incline a essere allineato. Piccolo di statura, esile di costituzione ma al contempo forte: tante ossa, tanti nervi e poca carne. Un bracciante senza arte né parte all’epoca dei fatti, che si troverà suo malgrado – non ancora ventenne – protagonista di un’epopea più umana che eroica.
Chiamato alle armi e scampato al fronte russo con un sotterfugio, sperimenterà all’indomani dell’Armistizio la paura, la fame, la disperazione. Ma anche e soprattutto atti di straordinaria generosità attraverso un susseguirsi di vicende che lo vedranno, sempre, animato da un unico scopo: tornare a casa, a ogni costo.
Non sono quindi gli ideali a guidare le sue azioni, ma il puro e semplice istinto di sopravvivenza.
La testimonianza che il romanzo restituisce è quindi scremata dagli orpelli politici che una pagina così controversa della nostra storia offre alla dietrologia. A parlare tramite la penna di suo figlio è solo un giovane che, indifferente alle illusioni politiche più o meno clandestine maturate nel Ventennio, ha ostinatamente inseguito il sogno di rivedere la propria terra e riabbracciare i propri cari“.
Ecco, dunque, un romanzo da leggere assolutamente per chi non l’avesse ancora fatto, un racconto pieno di ricordi non di memorialistica, incentrato sulla vicenda di uno dei nostri padri o dei nostri nonni.
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(*) Profilo biografico dell’autore.
Marcellino Dini
Marcellino Dini (1958) è tecnico radiologo e docente universitario, attualmente in pensione. Appassionato di fotografia, escursionismo e storia del territorio, ha all’attivo svariate pubblicazioni, in ambito narrativo e didattico-scientifico.
La copertina del volume
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