Editoriale del Co-direttore Daniela Piesco
Da anni ormai mi sono abituata alla politica italiana che discute, discute e discute sterilmente e senza costrutto, sempre di più negli organi d’informazione che non in Parlamento, senza mai venire a capo di nulla.
L’ultimo esempio fra i tanti: Ischia.
Mi sembra anche inutile ripetere che l’Italia avrebbe bisogno di persone, non politici di carriera incollati alle poltrone che si autoreferenziano di continuo e che non prendono mai di petto i problemi risolvendoli senza procrastinarli all’infinito.
Spesso basterebbe prendere esempio dall’estero, cioè basterebbe copiare.
Il miserrimo teatrino del bonus di Natale, deciso dai questori di Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 Stelle che è pari al doppio rispetto a quello della precedente legislatura,
squalifica nuovamente tutti i protagonisti politici, nessuno escluso,ed è l’ennesima riprova del sistema politico italiano: chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere.
Una tredicesima di Natale, pagata con i soldi dei contribuenti e approvata due giorni dopo la decisione del governo della presidente Giorgia Meloni di tagliare il reddito di cittadinanza per il 2023 e di abolirlo nel 2024.
E per la cronaca Il 1° dicembre 2022 un ulteriore capitolo si è aggiunto allo storytelling italico dei no vax: la Consulta ha bocciato gli ennesimi ricorsi intentati contro gli obblighi vaccinali stabili dal Governo nel corso della gestione sanitaria della pandemia da Covid-19. Sono state ritenute non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.
Ad approvare queste misure concorse anche la Lega, che sedeva nel Consiglio dei ministri del governo Draghi, approvandone i provvedimenti, anche se ora si presenta al pubblico come se all’epoca si fosse trovata all’opposizione.
E poi ci si chiede perché continua a crescere l’astensionismo.
Anzi, si dovrebbero lasciare vuote le poltrone per una quota corrispondente a chi non si è recato a votare.
Ritornando ad Ischia già adesso le notizie sono arrivate a pagina 10.Ma fra un’altra settimana dopo che si saranno celebrati i funerali delle vittime il problema Ischia scomparirà.
Come è accaduto dopo il terremoto del 2017 ,dopo altre alluvioni ..perché ormai l’Italia per dirla con le parole di De Luca è diventato un Paese che ha solo un primato, una sola fabbrica di livello mondiale odia quella del più grande chiacchierificio del mondo.
Non affermo quest’ perchè ho qualche piccolo Schopenhauer in me o mi diverta a dipingere un ritratto pessimista della nostra realtà.
Al contrario vorrei capire lo scopo della nostra politica qual è?
Ritroveremo mai una Politica autentica verso il bene comune?
A tal proposito Klaus Eder, nel 2013 tracciò un’interpretazione molto interessante parlando di solidarietà ed integrazione sociale.
Per Eder, ogni momento politico, ogni dinamica, ogni sua espressione ha dietro una stretta correlazione con il concetto di solidarietà e integrazione sociale.
La Politica dovrebbe essere la struttura organizzativa che regola e protegge la nostra quotidianità e la Cultura dovrebbe essere l’essenza umana di tale struttura: e dunque solo ritrovando delle basi culturali forti e sane potremo ritrovare una Politica di senso comune
Ma purtroppo siamo esseri condizionati da interessi materiali, schiavi delle condizioni, prigionieri di una realtà spesso incomprensibile.
Per affermarsi, un’idea diversa di società deve darsi prova in primis di essere in grado di saper gestire” l’emergenza” di qualsiasi natura essa sia e non limitarsi agli appelli ideali o alle posizioni di principio.
Esiste questa idea?
Domanda senza risposta, cui tuttavia bisognerà rispondere.
pH Paolo Barbera https://www.facebook.com/profile.php?id=100080858776110
Attendere un attimo...
