Bubbio (AT). 4 dicembre 2022. Presentazione di “Cento anni di sfide tricolori”

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A Bubbio (AT), domenica 4 dicembre, presso la sala consiliare, si terrà la presentazione del volume “Cento anni di sfide tricolori“, edito da Impressioni Grafico di Acqui Terme nel 2022, scritto da Giorgio Caviglia, professore cairese in quiescenza di educazione fisica, praticante e cultore della disciplina sportiva della palla pugno.

L’opera di 360 pagine  vuole essere un omaggio ai grandi campioni del campionato italiano di serie A, che quest’anno si svolge nella sua centesima edizione, e alle loro gesta sportive le quali hanno entusiasmato i tifosi e hanno permesso alla disciplina di avere, ancora oggi, una collocazione, seppur ridimensionata rispetto al passato, nel panorama sportivo nazionale.

Conduce Gianfranco Rolando, consigliere della zona di Alba dell’Associazione Nazionale Arbitri Pallapugno e collaboratore della locale biblioteca, dialoga con l’autore lo scrittore ing. Antonio Rossello, sarà presente per porgere un indirizzo di saluto il Sindaco di Bubbio, Stefano Reggio. All’evento promosso dalla casa editrice, con il patrocinio del Comune e della Biblioteca Comunale “Novello di Bubbio”, diretta da Elisa Gallo, è prevista la partecipazione fra il pubblico di appassionati e vecchie glorie del “Balùn”.

Programma come da locandina. Di seguito è riportata la sinossi e la copertina del volume.

Fonte: Biblioteca Comunale “Novello di Bubbio”

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Cento anni di sfide tricolori

Cento anni di sfide tricolori è senz’altro un omaggio ai grandi campioni del campionato italiano di serie A, che quest’anno si svolge nella sua centesima edizione, e alle loro gesta sportive le quali hanno entusiasmato i tifosi e hanno permesso alla disciplina di avere, ancora oggi, una collocazione, seppur ridimensionata rispetto al passato, nel panorama sportivo nazionale. Ma non solo. Il libro è soprattutto un omaggio alla pallapugno, la quale non è stata solo sport ma ha rappresentato prima l’identità della nobiltà rinascimentale, poi è divenuta icona di una civiltà, quella contadina del Piemonte meridionale e della Liguria di Ponente.

L’autore ci porta, attraverso le pagine del libro, in un viaggio che travalica il semplice agone per addentrarci nei risvolti culturali, sociali, artistici e letterari che si sono fusi nel corso dei secoli con la disciplina. Dopo i capitoli in cui ci svela l’etnografia del gioco, la gloria e la decadenza del bracciale piemontese e toscano, la passione per la scommessa da parte dei giocatori e del pubblico, ecco spostarci nelle comunità italiane all’estero a fine Ottocento, nelle quali la pratica della pallapugno rappresentava il legame con la terra d’origine; evidenzia la passione del clero verso il gioco, la narrazione sia di scrittori, da De Amicis a Fenoglio sino a giungere ad Alessandro Baricco, sia una ricca testimonianza iconografia opera di illustri pittori che hanno trovato nella suggestione del gioco fonte d’ispirazione. Infine i contributi dei giocatori di bracciale all’Unità d’Italia (a cura dello storico Leone Cungi), e di quelli della pallapugno durante la Prima Guerra Mondiale, sino a giungere al periodo fascista. Il libro dà inoltre spazio al movimento femminile della pallapugno che pur tra mille difficoltà è riuscito a far emergere una realtà nuova per la sferistica. L’opera quindi non solo è dedicata agli appassionati della disciplina ma si spinge anche verso pubblici diversi nei quali è vivo l’interesse per la storia in tutti i suoi risvolti.

Copertina 100 anni di sfide tricolori

 

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