È morto in Svizzera l’82enne accompagnato da Marco Cappato

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L’uomo era malato dal 2020 di una grave forma di Parkinson e non era tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale. Quindi per lui non era possibile accedere al suicidio assistito perché privo di uno dei requisiti richiesti dalla Consulta nella pronuncia sul caso Dj Fabo

È morto col suicidio assistito il signor Romano, l’uomo malato di Parkinson accompagnato in Svizzera da Marco Cappato che domani si autodenuncerà in Italia. Il signor Romano, di origini toscane, aveva 82 anni e risiedeva in Lombardia, a Peschiera Borromeo, provincia di Milano.

Era malato dal 2020 di una grave forma di Parkinson e non era tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale. Quindi per lui non era possibile accedere al suicidio assistito perché privo di uno dei requisiti richiesti dalla Consulta nella pronuncia sul caso Dj Fabo. “È indegno per un Paese civile continuare a tollerare l’esilio della morte in clandestinità’ di persone di fatto discriminate dalla sentenza della Corte costituzionale – afferma Cappato – ma che comunque patiscono sofferenze insopportabili e irreversibili”.

Una nuova disobbedienza civile di Marco Cappato, dopo quella dello scorso agosto, con l’obiettivo di superare le attuali discriminazioni tra persone malate e consentire il pieno rispetto della volontà’ anche delle persone affette da patologie irreversibili, fonte di sofferenza, pienamente capaci ma non ancora tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale.

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