Paura del terremoto: guardie aggredite dai detenuti ad Ancona

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“I detenuti della sezione Alta Sicurezza hanno preteso di trascorrere la notte con le celle aperte”: Al diniego “hanno aggredito le quattro unità di personale in servizio”
© Agf –

 

AGI – Notte di tensione nel carcere di Ancona Montacuto, con proteste e aggressioni nei confronti delle guardie carcerarie da parte dei detenuti per la paura del terremoto.

Come racconta Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “i detenuti della sezione Alta Sicurezza, dopo avere sentito in tv delle scosse di assestamento nella zona, hanno preteso di trascorrere la notte con le celle aperte e, fatto presente dal personale di Polizia Penitenziaria che la situazione era sotto controllo e quindi non era possibile, hanno aggredito vigliaccamente e con ferocia le quattro unità di personale in servizio, che sono dovute  ricorrere alle cure sanitarie presso il Pronto soccorso (prognosi varie dai 30 ai 7 giorni)”.

I detenuti si sarebbero quindi impossessatisi delle chiavi del Reparto e delle celle, e si sarebbero posizionati nella rotonda. “Sono stati momenti drammatici”, aggiunge.

“Solo a seguito dell’intervento del Comandante e del personale accorso fuori servizio – aggiunge Silvestri – dopo una lunga ed estenuante trattativa i detenuti hanno fatto rientro presso le proprie sezioni detentive, ottenendo di restare con i cancelli delle proprie celle aperti per tutta la notte”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Ancona Montacuto “per la professionalità con cui hanno gestito il grave evento critico”.

“Le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti o a trovarsi costantemente in situazioni di alta tensione senza che il Ministero della Giustizia ed il DAP adottino provvedimenti urgenti aggiunge –  Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute.  Capece rinnova poi l’auspicio di potere incontrare presto il nuovo Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

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