Il capo della procura arbitrale dell’Aia arrestato in un’operazione antidroga

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Smantellati due gruppi di trafficanti. Rosario D’Onofrio si è dimesso, l’Aia parte lesa
© Agf –

AGI –  È il capo della procura nazionale arbitrale dell’Aia, Associazione nazionale arbitri, Rosario D’Onofrio l’ex militare arrestato nell’ambito di una maxinchiesta della Dda di Milano, condotta dalla GdF, che ha smantellato due  gruppi di trafficanti di droga capaci di muovere oltre sei tonnellate di di marijuana e hashish, tra il 2019 ed il 2021.
L’ex ufficiale dell’Esercito è finito in carcere con l’accusa di essere “la persona incaricata (…) anche di organizzare la parte logistica delle importazioni di stupefacente e tra queste attività, (…) di reperire luoghi ove poter effettuare lo scarico “in sicurezza” dei bancali all’interno dei quali era contenuto lo stupefacente”.

Rosario D’Onofrio si è dimesso. A quanto si apprende da fonti arbitrali, le dimissioni del dirigente arrestato nell’ambito di una operazione della Dda e della Guardia di Finanza per traffico di droga erano state formalizzate lo scorso 10 novembre, subito dopo l’operazione. D’Onofrio aveva assunto il ruolo sotto la precedente gestione dell’Aia che è parte lesa.

D’Onofrio era entrato nella disciplinare Aia sotto la presidenza Nicchi e poi nominato sotto quella di Trentalange.

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