La corsa della fabbrica degli iPhone a riprendere la produzione in tempo per i regali di Natale

Economia & Finanza

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La compagnia è al lavoro con le autorità locali per riprendere “il più rapidamente possibile” la piena produzione nella sua fabbrica cinese di Henan, una delle più grandi, finita nel morso della quarantena e del protocollo Zero Covid

di Alessio Nisi

© STR / AFP – Stabilimento Foxconn

 

AGI –  Gli acquisti di Natale stringono e non c’è più tempo da perdere. Dopo due settimane di emergenza Covid che hanno ridotto (30% mensile, secondo gli analisti) la produzione di iPhone, Foxconn, la società di Taiwan, il primo assemblatore di Apple per quantità, corre ai ripari.

La compagnia è al lavoro con le autorità locali per riprendere “il più rapidamente possibile” la piena produzione nella sua fabbrica cinese di Henan, una delle più grandi, finita nel morso della quarantena e del protocollo Zero Covid.

Pechino sta attuando una rigida politica sanitaria contro il Covid, con screening quasi quotidiani della popolazione, quarantena obbligatoria per le persone che risultano positive al test e confinamento non appena si manifestano i casi.

Queste misure, che generano molta incertezza, sono un freno ai consumi e alla produzione. Soprannominata “iPhone City”, la fabbrica di Zhengzhou impiega 200 mila lavoratori. La fabbrica, a causa delle restrizioni da Covid, opera in una bolla, una sorta di “circuito chiuso”: significa mantenere il sito isolato dal mondo esterno e consentire ai lavoratori di spostarsi solo tra il loro alloggio e le linee di produzione.

E un termine per questa situazione ancora non c’è. Alla fine di ottobre si sono moltiplicati video e foto sui social media locali con operai relegati in quarantene che si davano alla fuga, nel tentativo di tornare dalle proprie famiglie.

“Con il sostegno del governo della provincia di Henan, elimineremo le infezioni il più rapidamente possibile per riprendere la piena produzione” ha detto il presidente di Foxconn Young Liu nel corso di una comunicazione con gli investitori.

Foxconn ha rassicurato i partner che l’interruzione della produzione non avrà un impatto sull’azienda a lungo termine, grazie anche agli stabilimenti in India e Vietnam. Foxconn ha però abbassato le previsioni per il quarto trimestre. “Il quarto trimestre e il prossimo anno sono molto importanti” ha ammesso Liu. “Faremo del nostro meglio per regolare (la nostra capacità) e la produzione per garantire che la domanda per questi due (periodi) non venga influenzata.

Anche nota come Hon Hai Precision Industry, Foxconn è il più grande produttore di elettronica su commissione al mondo. Assembla prodotti per molte aziende internazionali. Apple prima di tutti. La maggior parte delle sue fabbriche si trova in Cina, in particolare nella città orientale di Zhengzhou, dove il mese scorso sono state imposte chiusure in base alla politica Zero Covid di Pechino, in seguito a un aumento delle infezioni da Covid-19.

A causa di una “produzione significativamente ridotta” presso lo stabilimento di Zhengzhou, questa settimana Apple ha avvertito i clienti che avrebbero dovuto affrontare tempi di attesa più lunghi per gli iPhone 14 Pro e 14 Pro Max, device prodotti lì.

I ritardi di produzione che ne derivano arrivano proprio prima delle festività natalizie cruciali nei Paesi occidentali e del Capodanno lunare alla fine di gennaio. Secondo TrendForce, una società di ricerca con sede a Taiwan, le spedizioni di iPhone durante il trimestre in corso potrebbero diminuire da 2 milioni a 3 milioni di unità, rispetto agli 80 milioni previsti.

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