Il ministro interviene a SkyTg24 e spiega come la cultura possa dare “un apporto fondamentale all’economia italiana e al Pil”. Poi aggiunge: “Sgno di far sentire gli italiani all’altezza del loro passato”. Zero tolleranza sulle iniziative degli attivisti: “Imbrattare opere d’arte è vandalismo insensato”
Gli atti di vandalismo
Il ministro è intervenuto anche sulla questione delle azioni degli attivisti per l’ambiente all’interno dei vari musei d’Europa. “Non c’entra nulla la cultura con questi episodi che ho già pubblicamente censurato. Sono atti insensati di vandalismo“.
E ancora: “Se uno ha cura all’ambiente, come me del resto, deve pensare che nell’ambiente ci sono anche le opere d’arte. Tutelare l’ambiente non significa tutelare solo la natura, ma anche le opere di Leonardo, Michelangelo, Giotto e Van Gogh. Si tratta di atti insensati anche se si vuole dare una ragione nobile come quella dell’ambiente. Pubblicassero articoli, libri e volantini sull’ambiente se vogliono far sentire la loro voce”.
Personale sottodimensionato
Sangiuliano ha annunciato nuovi bandi perché “il personale dei musei è al momento sottodimensionato rispetto alle piante organiche, qualcosa sta
già cambiando”. Il ministro ha spiegato che “C’è stato un concorso di 1052 unità quasi tutte assunte” e “altre 500 sono arrivate dalle liste di collocamento e ipotizzo nuovi concorsi da bandire e assunzioni a tempo determinato per il Pnrr”, che ha stanziato 6,7 miliardi per cultura e turismo.
“Il mio impegno è riportare o comunque molto incrementare la pianta organica dei musei puntando soprattutto sui giovani, che sono nativi digitali e che hanno una formazione importante dalle nostre università’ superiore anche ad altri Paesi”.
Sui musei gratis, puntualizza. “Credo che gli italiani siano già molto generosi per quanto riguarda i prezzi dei musei, a partire dall’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese. Ora persino il Moma di New York che era gratuito fa pagare 25 dollari e salire sulla Torre di Pisa costa meno che salire sulla Tour Eiffel”, ha osservato il ministro, “non vedo perché non si possano chiedere 17,50 euro per visitare un luogo straordinario come il Parco archeologico di Pompei”.