La premier danese si dimette dopo la vittoria, si va verso l’intesa con il centro

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La coalizione di sinistra guidata da Mette Frederiksen ha ottenuto la maggioranza assoluta solo per un soffio e apre a un esecutivo allargato ai Moderati dell’ex primo ministro Rasmussen

di Francesco Russo

Mette Frederiksen 

 

AGI – La premier danese, Mette Frederiksen, ha presentato le dimissioni dopo la vittoria risicata della sua coalizione socialdemocratica alle elezioni legislative e ha confermato la sua intenzione di aprire ai partiti dell’opposizione per costituire un esecutivo centrista. “Ho presentato le dimissioni del mio governo davanti alla regina Margherita”, ha dichiarato Frederiksen alla stampa, “con questo risultato, non c’è una maggioranza parlamentare che sostenga questo esecutivo”. Frederiksen e i suoi alleati hanno conquistato i 90 seggi necessari a costituire una maggioranza assoluta grazie al contributto decisivo degli scranni assegnati dai territori autonomi della Groenlandia e delle isole Faroe.

Ci siamo presentati alle elezioni con un progetto di ampia collaborazione. Sembra che i danesi lo abbiano appoggiato”, ha aggiunto la premier dimissionaria, che guarda soprattutto ai Moderati, formazione centrista creata lo scorso anno dall’ex premier liberale Lars Lokke Rasmussen, terza forza parlamentare con 16 seggi e il 9,3% dei voti.

Il crollo dei liberali e l’exploit dell’estrema destra

A differenza del blocco di centrodestra, che ha mostrato scetticismo, i Moderati appaiono ben disposti di fronte all’apertura di Frederiksen, i cui socialisti hanno guadagnato il 27,5% dei voti, il loro miglior risultato in vent’anni. A impedire di raggiungere una maggioranza più consistente è stata la flessione degli alleati della premier, in particolare il Partito Sociale Liberale, sceso di cinque punti al 3,7%.

A destra, i conservatori del Partito Liberale hanno mantenuto la posizione di seconda forza in Parlamento ma hanno registrato la peggiore performance in 34 anni, arretrando al 13,3%, anche a causa dell’exploit del neonato partito di estrema destra dei Democratici di Danimarca, guidati dall’ex ministro dell’integrazione Inger Stojberg, piazzatisi all’8,1%. I leader dei dodici partiti che hanno ottenuto rappresentanza parlamentare si recheranno ora al Palazzo Reale per le consultazioni con la regina, che sceglierà quindi una figura alla quale affidare l’incarico di formare il nuovo governo. Sia la coalizione di centrosinistra che i Moderati hanno chiesto che l’incarico sia assegnato a Frederiksen.

 

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