Comincia l’era di Giorgia Meloni: “Al lavoro con lealtà e responsabilità”

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Lungo colloquio, di oltre un’ora, tra Draghi e la leader di FdI, poi la consegna della campanella. Domani il voto di fiducia a Montecitorio, mercoledì al Senato. Salvini e Tajani nominati vicepremier, Mantovano sottosegretario alla presidenza, Cingolani consulente per l’energia. In Cdm anche l’assegnazione delle deleghe ai nove ministri senza portafoglio.

di Fede

AGI – Appello all’unità e alla lealtà. La prima giornata da presidente del Consiglio di Giorgia Meloni si apre con un richiamo alla ‘sua’ squadra. Sono passate le 12,30 di domenica mattina quando il nuovo governo si riunisce per la prima volta nella sala del Consiglio dei ministri, a Palazzo Chigi.

Reduce da un colloquio approfondito, di circa un’ora, con Mario Draghi e dalla cerimonia di passaggio della campanella, in cui è apparsa emozionata, la leader di Fratelli d’Italia prende la parola e, prima di tutto, tiene a ringraziare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Meloni poi procede alla proposta di nomina, approvata dal Consiglio, di Alfredo Mantovano a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e all’attribuzione delle funzioni di vicepresidenti del Consiglio a Matteo Salvini e Antonio Tajani, oltre a quella delle deleghe ai ministri senza portafoglio.

E’ quando sono terminate le incombenze formali e le foto di rito, che Meloni si rivolge ai suoi ministri: “Dobbiamo essere uniti, leali e responsabili, ci sono emergenze da affrontare per il Paese. Dobbiamo lavorare insieme”, raccomanda.

Due i concetti su cui insiste più volte nel corso della riunione, comunque breve. Ora è finito il tempo delle foto e delle cerimonie – è l’avvertimento – dobbiamo metterci al lavoro con responsabilità. La situazione del Paese è difficile e le risposte da dare ai cittadini dipendono da noi, sottolinea. Poi si focalizza sul clima politico e la coesione della maggioranza.

La campagna elettorale si è chiusa, sono finite le competizioni tra partiti, ora dobbiamo dirci le cose in faccia con lealtà: serve unità per affrontare le sfide urgenti. Meloni annuncia infine che Roberto Cingolani collaborerà con il governo, a titolo gratuito. Ha fatto bene da ministro – spiega – e in questa fase può essere un punto di riferimento sul tema dell’energia.

Dopo il premier intervengono Antonio Tajani e Matteo Salvini. Entrambi – si apprende – ringraziano a loro volta il presidente del Consiglio, ribadendo l’appello a lavorare uniti e mantenere la compattezza della coalizione.

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