Si è svolta il 18 ottobre la quarta edizione del Prestigioso International art Prize Giotto 2022 dedicato alla figura artistica del noto pittore medievale che ha rivoluzionato la storia dell’arte attraverso l’uso della prospettiva e la potenza del chiaroscuro. Ospiti dell’arte e della musica sono giunti a Siracusa per questo grande Evento d’arte, moda e Cultura in una fusione unica. Il Premio Giotto è un grande premio internazionale sostenuto da accreditati media e testate dell’arte italiana ed estera che si distingue per segnalare gli Artisti più notevoli dell’arte italiana nel mondo e quella estera in Italia attraverso la diffusione mediatica e l’interscambio ideato dal critico d’arte e direttore artistico onorifico Melinda Miceli.
Gian Luca Gori è Premio per critica sezione Poesia. Vincitore di questo prestigioso premio nel 2019 e’ inserito insieme ad Alessandra Marinacci vincitrice per il 2020 e 21 nell’albo d’oro del Premio su Wikipoesia di cui Melinda Miceli si ricorda essere console e una delle prime madri fondatrici.
La Sua premiazione reca la seguente Motivazione: “Per la riflessione storica che impongono i suoi eleganti versi”.
Segue mia recensione alla poesia “Valori”.
“Perfetta sinergia tra mente e cuore che richiama il dantesco Intelletto d’Amore, tra Uomo e Valori, la poesia segue un ritmo carsico in cui l’emozione emerge a tratti, pudicamente, come è giusto per un Guerriero dell’Anima. Le parole sono audaci ed eleganti, come il manto dei Templari, ma la passione tinge i versi di epica forza. I versi
toccano le corde dell’animo col tema dell’amore assoluto come essenza di vita verso la giustizia universale in un’arte sublime. Si avverte l’impeto del vivere l’amore ma anche una preparazione e uno stile che risale alla migliore tradizione ungarettiana, lavoro di ricerca e di sperimentazione, ma anche di un parziale rifiuto dei Crepuscolari, di cui non viene abbandonata la discorsività, in favore di una essenzialità della parola connotata dal divertissement analogico. Gori vuole riportare a una dimensione essenziale, lo specchio della realtà, utilizzando il verbo come strumento per percepire l’inesprimibile essenza del mondo materiale, apparentemente privo di valori. Pervaso da un sentimento pessimistico di desolazione e di naufragio, che s’intravvede nella ripresa di elementi
del decadentismo francese di fine 800, egli giunge attraverso l’autocoscienza e lo slancio etico a un epilogo di catarsi spirituale che attinge il suo vigore alla forza epica dei crociati templari”.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte
Valori
Copiright Gian Luca Gori
Ragione più non ebbi
perché memoria più non invocai
incantato dal mio animo battagliero
intensa e sola fu la mia fiamma,
di ardore presa e accesa,
ma come potei perdermi nel tempo
struggente di un mondo che fu
dura è la realtà per chi crede
ancora nel sorgere del sole
pochi sono coloro che temono il rancore
per un attimo di stupida lucidità
fiaba incantata, reggimi
e portami ancora in alto
nella regione dello spirito,
che riempie e colma il mio pensiero
illuso ero, per le parole che ho sentito
ma scordai sempre il loro valore
dietro i soldi che le distruggono
per un’ esistenza vana e scellerata
che più non sa e non può dare
la notte cala insolente e silenziosa
nella società corrotta e afosa
nella speranza di un risveglio
che porti valore a ciò che
deve consacrarsi eterno
l’uomo in sé … e niente più.
Sii Templare e non vigliacco
l’anima ti avvolge in un manto bianco
e sii fedele solo a lei guerriero di luce.