Larussa eletto presidente del Senato nonostante Berlusconi

Politica

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Decisivi i voti da parte dell’opposizione col disappunto di Letta che parla di “irresponsabili”.

Non parte col piede giusto il governo a probabile guida Meloni. Le premesse sono già in questo stallo minacciato da Forza Italia stamattina,  per la elezione del presidente del Senato e non sappiamo cosa accadrà alla Camera dei deputati che è tuttora al voto.

Già si pensava alla seconda o terza votazione durante la diretta di stamani, per la evidente situazione conflittuale tra Silvio Berlusconi e Larussa e il ruolo del gruppo di senatori forzisti sempre fuori dall’aula.

A sorpresa, però, voti di volenterosi sono arrivati alla maggioranza da parte dell’opposizione e con 116 voti (quorum a 104) Larussa risulta il presidente del Senato della 19° legislatura. Cosa ha mosso, nel segreto dell’urna, alcuni esponenti dei gruppi di opposizione a votare a favore di Larussa? Il nobile principio di fare in fretta per far partire la legislatura? Mostrare la frattura del governo? Per quest’ultima domanda la risposta è un ragionamento.

Sarebbe stato più utile, come è accaduto in altre occasioni, che le opposizioni avessero concordato un candidato di bandiera per mettere in evidenza le schede bianche della maggioranza. Qui la frattura sarebbe stata più chiara e l’opposizione avrebbe avuto più ruolo. Ma non è possibile pensare che ci sia un opposizione credibile, almeno in questo momento.  Ora vedremo cosa accade.

Tuttavia non possiamo chiudere questo articolo senza mostrare la nostra devozione alla senatrice Liliana Segre che ha avviato il lavori del Senato. Ha ricordato il treno che da bambina l’ha portata tenendo la mano del padre fino ad Auschwitz ed il treno che l’ha portata questa mattina a presiedere i lavori del Senato per la 19° legislatura: “sono la stessa bambina” ha detto. (rdg)

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