Google presenta le novità Cloud: “È tempo di openess e interoperabilità”

Economia & Finanza

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In arrivo anche innovazioni che “semplificano il percorso di ogni cliente verso il cloud, ottimizzando i costi”, con l’arrivo di cinque nuove Google Cloud Region

di Alessio Nisi

AGI – Nuove soluzioni per il Data Cloud che lo rendano “più aperto, estensibile e potente, assicurando che i clienti possano utilizzare tutti i loro dati, da tutte le fonti, in tutti i formati di archiviazione e stili di analisi, e su tutti i fornitori di cloud e le piattaforme di loro scelta”. Ma anche novità sul fronte dell’Open Infrastructure Cloud, innovazioni che “semplificano il percorso di ogni cliente verso il cloud, ottimizzando i costi”, con l’arrivo di cinque nuove Google Cloud Region. Fino ai nuovi prodotti in ambito Collaboration Cloud, quei “miglioramenti che aiutano le PMI, le grandi imprese e le organizzazioni del settore pubblico a collaborare in modo più efficace, a essere più produttive e a scambiarsi informazioni con sicurezza”.

Sono alcuni dei settori del cloud in cui Google, controllata di Alphabet, ha annunciato novità. L’occasione è il Google Cloud Next, appuntamento dedicato al settore, che si tiene in streaming, in programma fino al 13 ottobre. “È il momento in cui dobbiamo abbracciare i concetti di openness e interoperabilità” ha dichiarato il Ceo di Google Cloud Thomas Kurian.

“I dati – ha spiegato Gerrit Kazmaier, VP and GM of Data Analytics – sono tra le risorse più preziose di qualsiasi trasformazione digitale”. Ci sono però limiti che “possono impedire alle organizzazioni di compiere importanti passi avanti, come il lancio di una nuova attività digitale, la comprensione dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori o persino l’utilizzo dei dati per combattere le crisi della sanità pubblica. La complessità dei dati e, peggio ancora, il data lock-in possono creare ostacoli significativi alla trasformazione digitale”.

Tra le novità in chiave Collaboration Cloud, Sachin Gupta, VP and GM Infrastructure di Google, ha annunciato “nuove regioni di Google Cloud in altri cinque Paesi per soddisfare le esigenze della nostra base di clienti in crescita: Austria, Grecia, Norvegia, Sudafrica e Svezia”.  Con 35 regioni, 106 zone, 173 sedi di network edge e 22 cavi sottomarini disponibili “per servire i clienti in oltre 200 Paesi e territori, l’infrastruttura di Google Cloud supporta le trasformazioni digitali delle organizzazioni in tutto il mondo” ha spiegato.

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