Nuovo attacco a Zaporizhzhia, 17 morti. Putin affida agli oo7 di Fsb la sicurezza in Crimea

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Ripreso il traffico sul ponte tra Russia e Crimea. Tre le vittime del camion bomba. Kiev: “È solo l’inizio, ciò che è illegale deve essere distrutto”. Il nuovo capo della ‘Operazione speciale’ è il generale Serghei Surovikin.

© ANATOLII STEPANOV / AFP
– Attacco missilistico a Bakhmut

 

AGI –  – Almeno diciassette persone sono morte giovedi’ durante i bombardamenti nella città di Zaporizhia (Ucraina meridionale), colpita la mattina presto da sette missili, secondo quanto riferito da una fonte ufficiale ucraina. Salvate 21 persone, di cui dodici sono state ricoverate in ospedale. Il primo bilancio parlava di un morto e sette feriti.

Sette i missili che hanno colpito Zaporizhia, tre dei quali in centro città.

Zelensky, attacco su civili a Zaporizhzhia “spietato”

“Ancora Zaporizhzhia. Ancora attacchi spietati contro persone pacifiche, contro edifici residenziali, nel cuore della notte. Disumani e terroristi”. Sono le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che commenta così su Telegram il raid russo di questa notte su Zaporizhzhia, in cui sono rimaste uccise almeno 17 persone.
“Chi ha dato quest’ordine e coloro che lo hanno eseguito”, ammonisce il leader di Kiev, “ne risponderanno davanti alla legge”.

Il capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh, ha denunciato l’attacco attraverso i social network dove ha osservato che “il nemico continua a terrorizzare la citta’ di Zaporizhia. Quasi una dozzina di missili sono stati colpiti. Le conseguenze si stanno accertando”.

Il sindaco ad interim della città, Anatoly Kurtev, ha anche riferito sui social network che gli edifici residenziali sono stati danneggiati a seguito dell’attacco missilistico. “Zaporijia è stato ancora una volta l’obiettivo di un massiccio lancio di missili. Gli edifici residenziali sono stati danneggiati a causa dell’attacco nemico. È scoppiato un incendio”, ha scritto Kurtev. Le autorità ucraine hanno aggiunto che “si stanno raccogliendo informazioni sulle vittime e che i servizi competenti stanno già lavorando sul sito”.

Sono oltre 700 mila le persone in Ucraina rimaste senza elettricità, per lo più nelle aree di Donetsk, Lugansk, Kharkiv e Mykolaiv. Secondo i dati del ministero dell’Energia di Kiev, diffusi dai media locali, altre 621.500 persone sono invece rimaste senza gas.

Vicepremier russo, completamente riaperto ponte Crimea

Il ponte di Crimea ha riaperto al traffico stradale e ferroviario dopo essere stato parzialmente distrutto sabato da una grande esplosione attribuita da Mosca a un camion bomba. “Il traffico ferroviario sul ponte della Crimea è stato completamente ripristinato”, ha detto alla stampa il vice primo ministro russo Marat Khousnulline, secondo l’agenzia Ria Novosti, senza specificare l’ora. “Tutti i treni di linea passeranno per intero”, ha aggiunto. Ha chiarito sul suo account Telegram che questo recupero riguardava sia “treni passeggeri che merci”. “Abbiamo le capacità tecniche per questo”, ha detto.

Un operatore di linea ferroviaria aveva annunciato poche ore prima che erano già partiti due treni per Mosca e San Pietroburgo. Le autorità della Crimea avevano annunciato nel pomeriggio la ripresa del traffico di auto e autobus sull’unica corsia stradale rimasta intatta del ponte. Lo ha confermato Khousnoulline, precisando che la seconda corsia sara’ nuovamente operativa “in un prossimo futuro” e che le conclusioni delle osservazioni effettuate sabato sulle parti danneggiate sarebbero note domenica. I traghetti subentreranno, in particolare per l’attraversamento di automezzi pesanti. “Non prevediamo una carenza”, ha osservato il vicepremier.

Usa criticano alleati, ritmo aiuti economici “lento”

La segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha criticato gli alleati per il passo “troppo lento” con cui stanno inviando aiuti finanziari a Kiev.

“Il ritmo del trasferimento di denaro all’Ucraina è troppo lento. Ci sono impegni, ma i fondi devono essere stanziati”, ha affermato Yellen in un’intervista al Financial Times, osservando che gli Stati Uniti hanno consegnato 8,5 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina e altri 4,5 miliardi di dollari sono stati appena approvati dal Congresso.

“Serve che gli altri Paesi rispettino gli impegni che hanno preso. Ed è fondamentale ottenere questi fondi per l’Ucraina il più rapidamente possibile”, ha aggiunto.

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