Crisi dei chip, dagli Usa nuova stretta alla Cina

Economia & Finanza

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Le nuove regole richiedono ai produttori di avere una licenza dal Dipartimento del Commercio per esportare semiconduttori e apparecchiature per la produzione di chip alle aziende controllate da Pechino
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AGI – L’amministrazione Biden ha annunciato nuove restrizioni sulla vendita di chip e apparecchiature di produzione alla Cina. Le nuove regole richiedono ai produttori di avere una licenza dal Dipartimento del Commercio per esportare semiconduttori e apparecchiature per la produzione di chip alle aziende cinesi.

Inoltre, l’amministrazione ha emesso una serie di divieti alle società internazionali di esportare chip costruiti con tecnologia statunitense. Le nuove regole bloccano anche le spedizioni di un’ampia gamma di chip da utilizzare nei sistemi di supercalcolo cinesi. Le regole definiscono un supercomputer come qualsiasi sistema con più di 100 petaflop di potenza di calcolo.

Dopo i divieti imposti all’inizio di settembre a Nvidia e AMD, il governo degli Stati Uniti stringe ancora sul mercato dei chip. Obiettivo, compromettere le capacità militari e tecnologiche di Pechino. I semiconduttori sono utilizzati in una varietà di prodotti tecnologici diversi, dalle schede grafiche e veicoli elettrici ai progetti di Intelligenza Artificiale e alle apparecchiature militari. La mossa della Casa Bianca di limitare le vendite di chip statunitensi alla Cina è un tentativo di bloccare l’accesso di Pechino alla tecnologia americana prima ancora che il settore sia completamente maturo.

La decisione segue la roadmap dell’amministrazione Biden di spingere sulla produzione interna dei semiconduttori. Una scelta segnata dall’approvazione ad agosto del CHIPS and Science Act da 280 miliardi di dollari, con 52 miliardi di dollari di sussidi per incoraggiare le aziende che scelgono di costruire impianti di produzione di chip negli Stati Uniti.

In particolare il CHIPS and Science Act ha sbloccato una serie di investimenti miliardari. Micron Technology, multinazionale Usa che produce semiconduttori, investirà 100 miliardi di dollari nei prossimi due decenni in una nuova fabbrica di chip a Clay, nello stato di New York: il più grande impianto di semiconduttori al mondo, secondo la società.

Intel ha annunciato a gennaio il suo piano per investire 20 miliardi di dollari e costruire due impianti di chip in Ohio. Alla fine del 2021, Samsung ha dichiarato che avrebbe costruito un impianto da 17 miliardi di dollari in Texas, con la possibilità di aggiungerne altri, con un investimento totale a lungo termine di quasi 200 miliardi di dollari. Nel 2020, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company aveva annunciato che avrebbe costruito una fabbrica da 12 miliardi di dollari in Arizona.

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