Senato: Collaboratori, Casellati convochi Consiglio di Presidenza, la delibera è pronta

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“La delibera sulla disciplina dei collaboratori parlamentari al Senato è pronta, serve solo che sia convocato il Consiglio di Presidenza per votarla. Spetta alla Presidente Casellati far sì che ciò avvenga, come fatto dalla Camera martedì scorso”. E’ quanto afferma José De Falco, Presidente dell’Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (AICP), che aggiunge:
“Ne ho avuto conferma diretta dal Questore, Senatore Antonio de Poli, che a margine di un convegno in Sala Zuccari, a domanda diretta del sottoscritto sull’avanzamento dell’istruttoria sulla delibera dei collaboratori parlamentari ha detto e ripetuto:, “noi [questori] siamo pronti”.
“Non ci sono scuse, alibi e tempo da perdere. Ci sono da onorare anni di iniziativa, – continua De Falco – di atti parlamentari, incontri e impegni assunti formalmente dai questori in sede di discussione di bilancio interno del Senato in cui si ribadiva la volontà di procedere in coordinamento con la Camera dei deputati.  Per tenere fede alla parola data, basta la volontà della presidente Casellati di convocare il Consiglio di Presidenza entro il prossimo 12 ottobre, come consentito dal regolamento.”
“Nel fare appello alla Presidente di realizzare e sostanziare quell’attenzione che a parole ci ha sempre ribadito negli incontri avuti in questi anni, dalla mezzanotte di oggi inizierò uno sciopero della fame finché non sarà resa nota la data della Convocazione del cdp.” Aggiunge De Falco.
Con lo sciopero della fame vogliamo scongiurare la nefasta condizione di un Parlamento in cui la disciplina di centinaia collaboratori risulti diversa tra Camera e Senato, con la conseguenza che un lavoratore che esercita la medesima professione in un ramo del Parlamento si veda riconosciuti diritti e tutele, e nell’altro li veda negati.
Il Presidente Fico riguardo alla delibera ha scritto che rappresenta “un atto di civiltà di cui vado orgoglioso”; è inconcepibile che la civiltà, per la mancata convocazione di un Consiglio di Presidenza, oggi si arresti di fronte al portone di Palazzo Madama.” Conclude il presidente di Aicp

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