Azione contro la fame annuncia la nuova governance per l’italia, con Maurizia Iachino

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PUBBLICATO L’ULTIMO BILANCIO SOCIALE CON I RISULTATI RAGGIUNTI E LE SFIDE PER IL FUTURO

Azione contro la Fame, sede italiana dell’organizzazione internazionale Action Against Hunger, specializzata nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile, annuncia la nuova governance e fa il punto sui risultati raggiunti – pubblicati nel suo ultimo Bilancio Sociale – e sulle sfide del prossimo futuro.

È Maurizia Iachino la nuova Presidente: professionista esperta di corporate governance e imprese familiari, già in passato alla guida di Oxfam e Save the Children, Organizzazioni Globali che ha contribuito a costituire e a rafforzare in Italia, è attiva su progetti per l’empowerment femminile, membro del Comitato Colao, ha supportato con successo il riconoscimento della parità di genere come priorità per il Governo.

Ad affiancarla, il nuovo Consiglio di Amministrazione, che si compone di manager di spicco del mondo dell’economia e della comunicazione, come Giuseppe Cogliolo, Patrizia De Marchi, Giorgina Gallo, Fiorenzo Tagliabue, Margherita Zambon, e di personaggi internazionali esperti in cooperazione come Denis Metzger, Jean-François Riffaud e Robert Sebbag.

“Oggi 828 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, quasi 1 su 10. Sono numeri allarmanti, in rapido aumento, alimentati dai conflitti, dalla crisi climatica e dalle disuguaglianze nella distribuzione del cibo, che pesano di più sulle fasce maggiormente vulnerabili, come i bambini e le donne – dichiara Maurizia Iachino e ammonisce – sulla base di questi dati non possiamo più ignorare che la Fame è in assoluto la più grande emergenza del nostro tempo, che ci chiama tutti, come singoli e come società a una decisa e non più rimandabile azione. La buona notizia è che la fame è eliminabile e, nella sua esperienza, Azione contro la Fame ha dimostrato di saperlo fare, grazie a un approccio innovativo e integrato, che agisce non solo sui bisogni emergenziali ma anche, e soprattutto, sulle cause strutturali. Il mio auspicio per il nuovo mandato come Presidente di Azione contro la Fame, è che la nostra organizzazione riesca efficacemente e in breve tempo, da un lato a contribuire rispondere ai bisogni crescenti che questa crisi ci pone davanti, dall’altro a farsi agente del cambiamento, imponendo in Italia il tema della crisi alimentare globale come prioritario per il dibattito pubblico e per l’azione collettiva”.

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Azione contro la Fame opera da oltre 40 anni a livello internazionale con un impegno globale imponente: nel 2021 sono stati 686 i progetti realizzati dal network internazionale raggiungendo, complessivamente, 26,3 milioni di persone in 51 Paesi, e consentendo all’organizzazione di rispondere efficacemente a ben 66 emergenze. Dei 523 milioni di euro raccolti, ben il 91% è stato impiegato in programmi sul campo.

Presente nel nostro Paese dal 2014, Azione contro la Fame rilancia il suo impegno per un cambiamento tangibile con la Campagna “Mai Più Fame”, per combattere l’insicurezza alimentare, sia in Italia, che nel mondo. Un impatto che si realizza su più livelli: (i) attraverso progetti sul campo e (ii) grazie a iniziative di mobilitazione per fare pressione sui decisori pubblici per realizzare l’obiettivo “Fame-Zero”, tra i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030.

Di seguito, le principali linee di intervento della campagna Mai Più Fame:

  • Per rispondere alla crescente povertà e insicurezza alimentare in Italia, Azione contro la Fame ha recentemente implementato un innovativo progetto-pilota, “Mai Più Fame: dall’emergenza all’autonomia”, che mira a dare un sostegno immediato alle famiglie vulnerabili che, a causa della crisi e della pandemia, non riescono a fare fronte ai propri bisogni e sono costrette a ridurre i pasti giornalieri e impoverire la dieta; allo stesso tempo, attraverso un accompagnamento alla ricerca di lavoro, costruisce la loro sicurezza alimentare a lungo termine per uscire definitivamente dal circolo vizioso della povertà e della fame.
  • Tra le iniziative internazionali per contrastare le cause strutturali della Fame: un progetto basato sull’intelligenza artificiale per contrastare i cambiamenti climatici in Sahel; la realizzazione di “orti giardino” in India, dove il coinvolgimento diretto delle donne promuove la loro autonomia e il loro ruolo nella società; un programma finalizzato al supporto delle comunità di rifugiati in Libano, in Libano, a lungo flagellato dai conflitti.
  • Infine, il Manifesto “Mai più Fame”, un movimento collettivo per chiedere ai leader politici di agire subito per contrastare le ragioni strutturali della fame, affinché che sia garantito a tutti, in Italia e nel mondo, il diritto al cibo, all’acqua e ai mezzi necessari per garantire la salute e il benessere proprio e della propria famiglia. Al Manifesto hanno già aderito quasi 10.000 cittadini, insieme a tante altre personalità del mondo dello spettacolo, del giornalismo e dell’attivismo. Firma ora il Manifesto: www.azionecontrolafame.it/maipiufame/

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