A Wall Street la Fed e Gazprom affondano i listini

Economia & Finanza

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Una giornata volatile per la borsa americana, condizionata dalla pubblicazione dei dati sul lavoro e dalla notizia che il colosso energetico russo non riaprirà il gasdotto Nord Stream. Il Dow Jones perde l’1,07%.

di Giandomenico Serrao

© JOHANNES EISELE / AFP – La Borsa di Wall Street

 

AGI – Chiusura in calo per Wall Street in una giornata volatile. La giornata ha avuto alti e bassi con la pubblicazione dei dati sul lavoro, che avevano dato entusiasmo per il fatto che, sulla base dell’aumento della disoccupazione, la Fed potesse ammorbidire la propria politica di rialzo dei tassi nella riunione del 21 settembre.

Le aspettative per un terzo aumento consecutivo di 75 punti sono scese al 56% dal 75% di ieri dopo i dati. Ora gli analisti guardano al 13 settembre quando sarà pubblicato l’andamento dell’inflazione ad agosto, ultimo dato importante prima del meeting.

A togliere ottimismo agli investitori, anche la notizia, proveniente dall’Europa, che Gazprom non riaprirà il Nord Stream questa notte, come previsto, con la possibilità più concreta di una recessione nel Vecchio Continente. Il Dow Jones ha perso l’1,07% a 31.318 punti, il Nasdaq l’1,31% a 11.630 punti e lo S&P 500 l’1,07 a 3.924 punti.

Nel pomeriggio, il presidente Joe Biden aveva affermato di vedere “alcuni segni di rallentamento dell’inflazione”. Eppure non è bastato a ridare fiato agli investitori. Il mercato del lavoro Usa ha rallentato ad agosto, con un tasso di disoccupazione in aumento e meno capacità di creare posti di lavoro, segnale paradossalmente positivo per la lotta all’inflazione in fase di recessione economica.

Il tasso di disoccupazione è aumentato di nuovo per la prima volta da gennaio, salendo al 3,7%, ha rilevato il Dipartimento del lavoro. Era sceso a luglio al 3,5%, il livello di febbraio 2019, appena prima che l’economia fosse colpita duramente dalla pandemia di Covid. Gli analisti avevano previsto restasse a questo livello.

La creazione di posti di lavoro ha subito una brusca frenata a quota 315.000, contro i 526.000 di luglio (dati rivisti al ribasso). Dato lievemente migliore delle aspettative degli analisti. Altro risultato negativo quello degli ordini alle fabbriche, diminuito dell’1% a luglio dopo l’aumento dell’1,8% rivisto al ribasso di giugno e le previsioni di mercato di un aumento dello 0,2%.

I guadagni sono stati cancellati dopo che Gazprom ha affermato che i flussi sul Nord Stream non sarebbero ripresi a causa di una perdita di petrolio in una turbina. Fatto smentito da Siemens Energy secondo cui questo fatto non è “una causa tecnica per bloccare il gasdotto”.

“C’è stato un certo ottimismo riguardo la situazione energetica europea nell’ultima settimana, con i prezzi del gas al TTf in calo così come quelli dell’energia elettrica e dopo che la Germania aveva affermato di avere l’80% dei propri stoccaggi pieni di gas”, spiega un analista. Per gli investitori si prospetta un week-end più lungo perché lunedì Wall Street sarà chiusa per il Labor Day e avranno più tempo per valutare le mosse future.

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