Scossa di terremoto di 4.2 nel Palermitano

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Il sisma è stato localizzato a una profondità di 4 chilometri. Un altro movimento tellurico di magnitudo 3.2 è stato invece localizzato alle ore 6.14, in mare, nel Canale di Sicilia meridionale, a 38 km di profondità.

Sicilia

 

AGI – Un terremoto di magnitudo 4.2 è stato registrato dagli strumenti dell’Ingv nel Palermitano, a un chilometro a est di Giuliana alle 6:52. Il sisma è stato localizzato a una profondità di 4 chilometri.

Entro i 20 chilometri dall’epicentro ci sono i Comuni di Giuliana (il più vicino a un chilometro), nel Palermitano, e poi, Chiusa Sclafani, Bisacquino, Contessa Entellina, Campofiorito, e Burgio nell’Agrigentino, a, 9 chilometri, Villafranca Sicula, Caltabellotta, Palazzo Adriano (nel Palermitano), Lucca Sicula (Agrigento) Sambuca di Sicilia, Corleone, Prizzi, Calamonaci, Bivona, Ribera, Roccamena e Santa Margherita di Belice. Un altro terremoto di magnitudo 3.2 è stato invece localizzato alle ore 6.14, in mare, nel Canale di Sicilia meridionale, a 38 km di profondità.

Il sisma è stato avvertito, spiega la Protezione civile regionale, nei Comuni di Burgio, Caltabellotta Lucca Sicula, Sambuca di Sicilia, Bivona, Ribera e Sciacca. La Sala operativa regionale della Protezione civile siciliana ha attivato le sue strutture che stanno monitorando e verificando telefonicamente tutti i centri di competenza del territorio per rilevare eventuali criticità. Al momento i vigili del fuoco di Palermo e Agrigento non hanno avuto nessuna segnalazione.

Le caratteristiche sismiche del territorio

La pericolosità sismica di questa area “è considerata media. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilita’ che si verifichino, ovvero la frequenza, non e’ particolarmente alta”, spiega l’Ingv.

Dal Catalogo parametrico dei terremoti italiani emerge, nota ancora l’Istituto, che l’area epicentrale del terremoto di questa mattina è circa 20 chilometri ad est dell’importante sequenza sismica del 1968 che coinvolse il medio e basso bacino del fiume Belice tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, per una superficie di circa mille chilometri quadri.

L’evento di magnitudo più forte, di magnitudo stimata Mw 6.5, avvenne il 25 gennaio 1968: i paesi di Gibellina, Poggioreale e Salaparuta, in provincia di Trapani, e Montevago, in provincia di Agrigento, furono quasi totalmente rasi al suolo, con effetti valutati di grado X della scala Mercalli.

La pericolosità’ aumenta verso ovest, proprio nell’area epicentrale della sequenza sismica del 1968 nel Belice. Negli ultimi anni la sismicità’ in quest’area della Sicilia meridionale non è stata molto frequente. In particolare, un evento sismico molto vicino all’epicentro di questa mattina di magnitudo 3.6 e’ stato segnalato il 5 agosto 2019.

 

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