Bari – Col Padova un buon test in vista del campionato. Domenica a Verona in Coppa

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Un super Bari ma pur sempre un buon test, nulla più. Un test più probante di quello con il Frosinone, non v’è dubbio, ma che merita ulteriori approfondimenti tecnici tenuto conto che si giocava di luglio e contro una compagine di serie C.

Tre gol al Padova la dicono tutta sulla differenza tecnica tra le due squadre viste stare all’Arechi di Salerno con un Bari sempre propositivo che ha fatto ammattire la difesa veneta, col centrocampo padrone del campo con un super Botta, un Folorunsho in gran spolvero ed un Maita vicino agli standard dello scorso anno. In attacco si è visto un Cheddira incontenibile, due gol fatti, altri sbagliati, un giocatore che corre tanto, sbaglia anche tanto, un giocatore dalle energie infinite ma a cui manca il proverbiale centesimo per fare un euro.

Si è intravista una buona personalità da parte di tutti che hanno concesso al Padova solo briciole soprattutto su calci piazzati dove Caprile, a sorpresa gettato nella mischia, ha dato prova di essere un portiere di scuro affidamento.

In difesa qualche errore di Vicari, un ammonizione di Di Cesare che per poco non ha rischiato l’espulsione (Mignani precauzionalmente lo ha sostituito nel secondo tempo con Terranova), qualche sbandamento qua e là ma poi nel secondo tempo decisamente meglio anche perché il Bari non si è abbassato come si tende a fare quando si è in vantaggio di due gol, anzi, ha continuato a giocare e, dunque, la difesa non ha subito contraccolpi particolari. I ritmi però si sono abbassati, come era fisiologico che fosse, ma il Bari è stato sempre in partita. Sul finale di gara nei minuti di recupero Cheddira ha siglato il terzo gol che he messo il punto esclamativo alla gara.

Si diceva di un test un po’ più probante di quello col Frosinone col Bari che interpretato bene la gara perché in palio c’era il passaggio del turno (domenica 7 al “Bentegodi” di Verona), in attesa della prima a Parma dove occorrerà esser pronti.

Non illuda la vittoria, siamo in estate ed ogni risultato potrebbe essere fuorviante, al di là dell’ottima prova di chi vince e che sembra convincere, il campionato è un’altra storia, da queste vittorie si possono trarre buone indicazione, nulla più, del resto lo ha detto anche Mignani.

Sicuramente la squadra è incompleta, mancano ancora dei tasselli per completare il mosaico in tutti i ruoli, tranne, forse, a centrocampo dove si dovrebbe essere al sicuro, così come in porta. Polito vuol trovare un attaccante che aumenti la qualità ed il peso specifico in avanti e che sembra assolutamente necessario, sta di fatto che ancora non riesce a chiudere alcuna trattativa a differenza di altre squadre che l’hanno già chiusa, ed i tifosi per questo sono preoccupati. Un mercato atteso dai tifosi stessi che farebbero aumentare gli abbonamenti e che potrebbe portare quell’entusiasmo che, a causa della querelle del prolungamento dei tempi per vendere una delle due squadre, appare appannato.

Massimo Longo

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