C’è una (seria) emergenza migranti

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Le ultime ore sono state particolarmente impegnative per le motovedette della Guardia costiera e la nave Diciotti: 674 persone soccorse a 124 miglia dalle coste italiane.

© Alessandro Serranò / Agf – Migranti soccorsi dalla Marina Militare italiana

 

AGI – Sono state fatte sbarcare nei porti di Calabria e Sicilia le 674 persone soccorse a 124 miglia dalle coste italiane. Nel peschereccio alla deriva c’erano anche 5 morti. I migranti, alcuni dei quali sono stati recuperati in acqua, sono stati soccorsi da tre motovedette della Guardia costiera e da un’unità della Guardia di finanza, nonché dalla nave mercantile Nordic – fatta dirigere sul posto – che poi li ha trasbordati su nave Diciotti della Guardia costiera, presente nell’area.

I cinque cadaveri, insieme a 179 migranti, tra cui 30 minori, sono stati condotti a Messina. Le salme, dopo una prima ricognizione del medico legale Elvira Ventura Spagnolo, sono state portate nella camera mortuaria del Policlinico della città dello Stretto.

Le operazioni di soccorso sono avvenute in area di responsabilità Sar italiana, sotto il coordinamento della Centro operativo nazionale di soccorso della Guardia costiera italiana. Sono intervenuti inoltre un veivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex.

Le ultime ore sono state particolarmente impegnative per le motovedette della Guardia costiera, che in precedenza avevano soccorso, insieme a nave Diciotti, altri migranti che si trovavano su imbarcazioni in precarie condizioni di navigazione, anche queste in area Sar italiana.

In una di queste attività è stato necessario l’intervento di un elicottero partito dalla base aeromobili della Guardia costiera di Catania, per effettuare l’evacuazione medica di una donna.

Questa mattina la Ocean Viking di Sos Mediterranee ha avvistato e soccorso un gommone in acque internazionale, al largo della Libia, con 87 persone a bordo, tra cui 57 minori non accompagnati. Nessun migrante aveva il giubbotto di salvataggio.

Intanto l’hotspot di Lampedusa è nuovamente al collasso. Oltre 400 i migranti approdati sull’isola in una quindicina di sbarchi e quasi 1.200 gli ospiti del centro di accoglienza a fronte di una capienza di 350.

Di sole poche settimane fa la precedente emergenza, quando l’hotspot è arrivato a contenere oltre duemila persone, bambini compresi, nel degrado e nella sporcizia. Sui quindici barchini arrivati nella notte tra sabato e domenica c’erano 411 migranti che si sono aggiunti alle altre 350 persone arrivate sabato in altri 13 sbarchi.

Per ora non sono previsti trasferimenti per provare ad alleggerire la struttura. Il primo mini sbarco è avvenuto a Cala Pisana con 4 tunisini approdati su un gommone di due metri. La Guardia di finanza, poco dopo, a mezzo miglio dalla costa dell’isola, ha avvistato e soccorso un barcone di 13 metri con 123 pakistani, bengalesi, egiziani e sudanesi. Il mezzo era partito da Zawija, in Libia. La stessa motovedetta, prima di rientrare in porto, ha avvistato e soccorso un barcone di 6 metri, partito da Zarzis (Tunisia), con a bordo 14 tunisini, fra cui 4 minori.

E poi ancora a circa 4 miglia da Capo Ponente è stata bloccata una barca con 33 siriani ed egiziani, fra cui 10 donne e 2 minori. È approdato direttamente sul molo Madonnina, invece, un barchino di 5 metri, partito da Zarzis (Tunisia), con a bordo 13 tunisini, fra cui 4 minori. Sullo stesso molo sono approdati altri 14 tunisini partiti da Djerba. Il settimo sbarco, dopo l’avvistamento da parte della Guardia di finanza a 3 miglia e mezzo dalla costa, ha portato sull’isola 13 tunisini su una barca di 5 metri. Poco dopo, a 6 miglia, sono approdati altri 38 subsahariani, fra cui 16 donne e 4 minori.

All’alba sono approdati, dopo essere stati soccorsi a 19 miglia da Lampedusa, 41 bengalesi ed egiziani su un’imbarcazione alla deriva. A seguire, all’ingresso del porto, sono stati bloccati su un barcone di 10 metri, partito da Zuara, in Libia, 45 egiziani, bengalesi e marocchini; un barchino con 18 tunisini, fra cui 3 donne, ed ancora altri 18, fra cui una donna e due minori. Il tredicesimo barchino, partito da Djerba in Tunisia, aveva a bordo 13 migranti, fra cui 2 minori. A soccorrerli è stata la Guardia di finanza che ha pure bloccato altri 24 tunisini a bordo di due barche.

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