Lei è sempre là, in quella piazza Gesù Divin Lavoratore che potrebbe avere il suo nome: Nadia Toffa.
La giornalista, nostra concittadina onoraria, che avvertiamo anche nell’aria sottile della tramontana che ci porta gli effluvi dell’acciaieria.
La osserviamo però anche negli sguardi e nelle parole, ora poesie di Valeria Barnaba: “Frammenti di un’anima libera”. Una libertà che vede utopie senza rassegnazione, sofferenze colorate di speranza.
Opera prima che nasce come pretesto di una militante volontaria dell’associazione “Sorriso Francescano Onlus” che sta realizzando la “Casa vacanza di Nadia Toffa per i bambini oncologici e le loro famiglie.
In collaborazione con “Ie jesche pacce pe te!!! – Tutti gli amici del Mini Bar -.
Pertanto, tutti i proventi, per accordo tra autrice ed editore Antoni Dellisanti, saranno devoluti al progetto.
L’autrice, che abbiamo intervistato in diretta sulla pagina Facebook del Corriere PL, a margine dell’incontro ci dice:” Io scrivo poesie da quando ero bambina ma non le facevo leggere a nessuno e non avevo interesse a pubblicare.
Poi mi sono detta” continua Valeria Barnaba, “cosa posso fare io per raccogliere soldi per il progetto della casa? Ecco che nasce l’idea della pubblicazione di questo libro” Tutto qui? No, il pensiero corre a quei bambini del quartiere tamburi e non solo, “malati di un morbo che entra in famiglie umili che non possono pensare ad una vacanza sul mare”.
Prima dell’Italsider dal quartiere Tamburi si andava a piedi a mare. Ora bisogna fare chilometri per allontanarsi dal mostro d’acciaio.
Questo il senso di un’iniziativa che è stata fatta propria da Ugo De Benedictis admin del gruppo Facebook Amici di Taranto e delle sue bellezze che tra gli iscritti al gruppo raccoglie le adesioni all’acquisto del libro-civetta per la casa Vacanza Nadia Toffa, di cui parleremo ancora. Come nostra adesione personale al progetto per una città ferità che vuole e deve rinascere
Roberto De Giorgi
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