Mosca crea due corridoi nel Mar Nero e Mar D’Azov per il grano

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L’annuncio del ministro della Difesa, Serghei Shoigu. Massiccio bombardamento russo su Sloviansk, la città situata non lontano da Lysychansk e Severodonotesk in mano russa, che era già stata pesantemente colpita sabato scorso.

© YURI KADOBNOV / AFP
– Il porto di Mariupol

 

AGI –  La Russia ha creato due corridoi umanitari nel Mar Nero e nel Mar d’Azov per consentire in particolare l’export del grano: lo ha affermato il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti.

“Stiamo adottando una serie di misure per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’ Azov. Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol e’ stato completamente eliminato”, ha affermato Shoigu.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avviato la procedura di ratifica dell’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica. “Questo è veramente un momento storico per Finlandia, Svezia, per la Nato e per la sicurezza condivisa”, ha affermato, aprendo la cerimonia di firma dei protocolli di adesione.

“Le porte della Nato restano aperte per le democrazie europee che sono pronte e vogliono contribuire alla sicurezza condivisa. Con 32 Paesi intorno al tavolo, saremo ancora più forti e i nostri popoli saranno ancora più sicuri mentre affrontiamo la più grande crisi di sicurezza in decenni”, ha aggiunto Stoltenberg in una dichiarazione prima dell’avvio della cerimonia ufficiale

 

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  •  23:05

    Zelensky contrario al divieto dei viaggi deciso dal ministero della Difesa ucraino

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è d’accordo con la controversa decisione, annunciata oggi dal ministero della Difesa di Kiev, di impedire agli uomini di età compresa fra i 18 e i 60 anni di lasciare la loro residenza senza un permesso speciale del loro ufficio militare di riferimento. L’annuncio ha provocato molte polemiche in Ucraina, e Zelensky ha reagito questa sera chiedendo allo Stato maggiore dell’esercito di non prendere iniziative di questo tipo senza consultarlo in futuro. In occasione della riunione di domani con i responsabili della Difesa, ha annunciato il presidente, si farà aggiornare con tutti i dettagli per affrontare direttamente la situazione.

  •  19:47

    Erdogan, grano sbloccato in 7-10 giorni

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene che il grano bloccato nei porti dell’Ucraina possa essere sbloccato nei prossimi 7-10 giorni.
    “Per noi è una questione prioritaria, intensificheremo gli sforzi e i contatti e nei prossimi 7-10 giorni puntiamo a raggiungere l’obiettivo”, ha detto Erdogan in conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

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    Onu, entrambi i contendenti nel conflitto ucraino hanno violato i diritti umani

    L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha dichiarato che le due parti in conflitto in Ucraina hanno entrambe violato le norme internazionali applicabili in tempo di guerra, sebbene le forze russe lo abbiano fatto su un scala molto più grave.
    “Sebbene dobbiamo ancora avere accesso ai territori occupati dalle forze russe, abbiamo documentato che entrambe le parti hanno commesso violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”, ha affermato Bachelet presentando l’ultimo rapporto del suo ufficio sulla situazione in Ucraina.
    “Sebbene su scala molto più ridotta, sembra anche probabile che le forze armate ucraine non abbiano pienamente rispettato quelle norme nei territori orientali del Paese, che sono quelli che la Russia vuole portare sotto il suo pieno controllo e dove si concentra la sua capacità militare”, ha proseguito l’ex presidente cilena.

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    Draghi, ok russo al grano russo sarebbe un segno di svolta

    “Mi auguro che la Russia possa dare il via libera a questa iniziativa” di mediazione turca sul blocco alla fornitura di grano “anche come segnale distensivo”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa congiunta con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
    Lo accoglieremmo come “primo atto di concordia, un fine che deve coinvolgerci tutti perché riguarda la vita di milioni di persone nel mondo, quindi ha un fine strategico”, ha continuato.

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    Mattarella, torna l’imperialismo condannato dalla storia

    “L’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina vede il riemergere di dottrine, come il militarismo e l’imperialismo, condannate dalla storia e che eravamo persuasi avessero lasciato spazio alla pacifica convivenza fra i popoli e alla collaborazione internazionale. Non si può tollerare che – come avvenuto in passato – Paesi più piccoli e deboli vengano considerati prede dagli Stati piu’ grandi e potenti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del brindisi al pranzo di stato offertogli dal presidente Filipe Jacinto Nyusi.

  •  18:48

    Draghi, Italia e Turchia unite nel sostegno a Kiev e condanna a Mosca

    “Italia e Turchia sono unite nella condanna dell’invasione russa e nel sostegno a Kiev”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa congiunta con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

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    Draghi, Italia e Turchia per pace stabile e duratura

    Italia e Tirchia sono unite nel “cercare una soluzione negoziale” al conflitto ucraino “che garantisca un pace stabile e duratura”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa congiunta con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

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    Il problema non è da noi, ma in Africa, e con Guterres, sotto l’ombrello della Nato, nei prossimi giorni aumenteremo contatti e sforzi per raggiungere l’obiettivo”. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in una conferenza stampa congiunta con il premier italiano Mario Draghi.

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    Il primo ministro di Kiev stima il crollo del pil 2022 a -35%

    l prodotto interno lordo dell’Ucraina crollerà quest’anno al -35% se non peggio: lo ha stimato il primo ministro di Kiev, Denys Shmyhal, parlando a Lugano alla Conferenza per la ricostruzione: “Siamo riusciti a portare a compimento una campagna di semina abbastanza ben riuscita ma non dobbiamo farci illusioni. Ci aspettiamo che il pil per quest’anno sarà quantomeno al -35%”.
    Il servizio statistico statale ucraino ha attestato il pil nazionale al -15,1% tendenziale nel primo trimestre del 2022 dopo una crescita del 6,1% nel quarto trimestre 2021. La banca centrale ha quantificato un crollo del 40% nel secondo trimestre con una previsione per l’intero anno 2022 di oltre -30%.

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    Dichiarazione finale conferenza Lugano firmata da 42 Paesi

    Rappresentanti di 42 Paesi hanno firmato a Lugano la dichiarazione finale della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. I firmatari hanno ribadito il loro pieno sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. I 42 Paesi hanno poi riconosciuto una bozza del piano di ripresa e sviluppo fornita dall’Ucraina come “quadro generale che guidi il processo di ricostruzione” e sostenuto “la creazione di un’efficace piattaforma di coordinamento tra il governo ucraino e tutti i suoi partner, organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali bilaterali e multilaterali per la preparazione e l’attuazione del piano di ripresa e sviluppo dell’Ucraina”. I firmatari hanno inoltre sottolineato l’importanza della trasparenza delle operazioni finanziarie connesse all’applicazione del piano.
    Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha dichiarato che il piano di ricostruzione presentato dall’Ucraina costerebbe 750 miliardi di dollari e ha suggerito di attingere anche ai beni di proprieta’ russa per finanziarlo

  •  17:10

    Zelensky pensa che Bielorussia non entrerà in guerra

    “Pensiamo che la Bielorussia non sarà trascinata in questa guerra, ma vi sono provocazioni da parte sua e proseguiranno”. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamneto video a un forum economico organizzato dall’Economist ad Atene.
    “Numerosi missili di diversi calibri sono stati lanciati dal territorio bielorusso e hanno causato sofferenze all’Ucraina”, ha aggiunto Zelensky. “Tuttavia – ha osservato – siamo consapevoli che non è una decisione presa dal popolo bielorusso”. I bielorussi, ha concluso Zelensky, devono comunque “fare tutto il possibile per non essere trascinati in questa guerra” e “assumersi tutte le loro responsabilità”. Ad ogni modo, l’Ucraina è “pronta” a rispondere a un eventuale attacco dal lato bielorusso.

 

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