Erdoğan: stucco e pittura fan bella figura?

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Erdoğan farà davvero grandi cambiamenti nel suo governo in autunno? Oppure sarà ancora una volta un’operazione di facciata: “Stucco e pittura fan bella figura“, come nel famoso detto popolare. Con una vena di scetticismo, dalla stampa bulgara indiscrezioni circa i programmi futuri del premier turco. Un po’ di sana ironia è la benvenuta, in analoghi casi secondo gli analisti internazionali un autocrate, da lungo tempo saldo in sella, ben difficilmente attua vere e proprie politiche di rinnovamento, curandosi soltanto del mantenimento del proprio potere.

24 Chasa, quotidiano bulgaro  di formato tabloid con sede a Sofia, facente parte del gruppo di stampa 168 Chasa (che significa 168 ore in inglese) e fondato da Petyo Blaskov nell’aprile del 1991, pochi mesi dopo il lancio del settimanale “168 ore”, con il suo tipico stile di scrittura colloquiale, un po’ derisorio, che gli ha rapidamente fatto guadagnare ampia popolarità, riporta oggi una notizia inerente la Turchia, segnatamente il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo.

In turcoAdalet ve Kalkınma Partisi (AKP), esso è un partito politico conservatore, sviluppatosi dalla tradizione dell’Islam politico e della “democrazia conservatrice“. L’AKP è inoltre il principale partito turco, con 316 membri del Parlamento turco, e ne controlla comodamente la maggioranza sin dal 2002. Il suo ex presidente, Binali Yıldırım, è il leader del gruppo parlamentare, mentre il suo fondatore e leader è guardacaso il Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan.

E, secondo i rumors di 24 Chasa, proprio Erdoğan starebbe pianificando importanti “cambiamenti” nella sua leadership e nel suo governo, come riferisce The Bulgarian News Agency (BTA), l’agenzia stampa nazionale della Bulgaria, citando il quotidiano Turkiye. Secondo il giornale, le nuove nomine potrebbero avvenire in autunno.

Le elezioni generali in Turchia sono previste per il giugno 2023 – l’esito non sarà in partenza “democraticamente” scontato? -. Erdoğan ha comunque annunciato in precedenza la sua intenzione di candidarsi per un secondo mandato presidenziale. in base alla suddetta notizia, Turkiye osserva che i cambiamenti nell’AKP e nel governo sono motivati dal desiderio di Erdoğan di affrontare l’elettorato con un’immagine – ma nelle parole si intravede una sottile vena d’ironia – “rinnovata” ancor prima dell’inizio della campagna elettorale. Il nuovo governo avrà più ministri politici e si sta discutendo anche la questione della nomina di un secondo vice primo ministro. Attualmente nel governo turco c’è soltanto un vice primo ministro, Fuat Oktay.

 

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