L’ultima visita in Iran dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza è avvenuta nel febbraio 2020. I negoziati mirano a ritornare al pieno rispetto dell’intesa sul nucleare del 2015.
di Marta Allevato
– Josep Borrell
“La diplomazia è l’unica via per ritornare alla piena attuazione dell’accordo sul nucleare e invertire le attuali tensioni”, ha twittato Borrell confermando la sua visita (24-25 giugno) “in veste di coordinatore del Jcpoa”.
“Le relazioni bilaterali, le questioni regionali e internazionali, nonché la stato della revoca delle sanzioni saranno i temi discussi durante la visita, che fa parte delle consultazioni in corso tra l’Iran e l’Ue”, ha sottolineato Khatibzadeh.
L’ultima visita dell’Alto rappresentante Ue in Iran è stata nel febbraio 2020. Quella che parte stasera è la prima missione di Borrell nella Repubblica islamica dall’insediamento, ad agosto scorso, del presidente Ebrahim Raisi e si colloca sullo sfondo del prolungato stallo dei colloqui di Vienna: avviati ad aprile 2021, tra l’Iran e le grandi potenze mondiali – Russia, Stati Uniti, Cina, Francia, Regno Unito e Germania – i negoziati mirano a ritornare al pieno rispetto dell’intesa del 2015.
Dopo l’uscita unilaterale degli Usa di Donald Trump dall’accordo, nel 2018, Teheran ha avviato un graduale disimpegno dai suoi obblighi, che ha riacceso l’allarme sulle attività del suo programma nucleare.
Il rilancio del Jcpoa sembrava ormai a un passo, nel marzo scorso, ma i colloqui sono finiti nel caos, in parte per lo scoppio della guerra in Ucraina e in parte per la disputa apertasi tra Teheran e Washington sulla rimozione delle Guardie della Rivoluzione dalla lista delle organizzazioni terroristiche.
L’agenzia Nour News, vicina al Supremo consiglio per la sicurezza nazionale, ha scritto che è da vedere se Borrell arriverà a Teheran “con un nuovo e differente messaggio da Washington”.
Ieri Borrell ed Enrique Mora, capo della delegazione dei negoziatori Ue a Vienna, hanno incontrato a Bruxelles l’inviato speciale Usa per l’Iran, Robert Malley; nelle stesse ore, Amirabdollahian ha invece incontrato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ieri in visita a Teheran e ha parlato al telefono con gli omologhi cinese e dell’Oman.