Maturità, è la notte prima degli esami. Dopo due anni, tornano le prove scritte

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La commissione sarà composta da sei commissari interni e un presidente esterno. La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti. Tutto quello che c’è da sapere.

di Simona Zappulla

© Flavio Lo Scalzo / AGF
– Maturità 2019

AGI – È il giorno prima della maturità. Per oltre 500mila studenti, è iniziato il countdown: mercoledì 22 giugno e giovedì 23, infatti, prenderanno il via gli esami di Stato con le prove scritte, la prima d’italiano, decisa su base nazionale, e la seconda sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’esame. Un ritorno agli scritti che arriva dopo due anni di stop, a causa dell’emergenza pandemica, anni nei quali l’esame si era limitato alla tesina e al ‘maxi orale’.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha deciso quindi di tornare alle prove scritte nell’ambito di quello che ha più volte definito un percorso di progressivo ritorno alla normalità. Una decisione che aveva però suscitato non poche perplessità tra i ragazzi per le dichiarate difficoltà di apprendimento legate, in particolar modo, all’uso della dad.

Sulla scia del ripristino delle consuetudini pre-Covid tra i banchi di scuola, si inserisce anche la scelta del Governo di togliere l’obbligo delle mascherine, adesso solo raccomandate, in particolare in alcune circostanze come, ad esempio, quando è impossibile garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Inoltre, durante lo svolgimento della prova orale sarà consentita la presenza di uditori in un numero tale da consentire sempre la distanza di sicurezza. Per la precisione saranno 539.678 le studentesse e gli studenti chiamati ad affrontare l’esame di maturità. Quest’anno le commissioni saranno 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte.

La sessione d’esame avrà inizio domani – mercoledì 22 giugno – alle 8.30, con la prima prova scritta d’Italiano, che sarà predisposta su base nazionale. Alle candidate e ai candidati saranno proposte 7 tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Giovedì 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Ad esempio, Lingua e cultura latina per il Liceo classico, Matematica per lo Scientifico, Economia aziendale per l’Istituto Tecnico, Settore economico, Indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, Igiene e cultura medico-sanitaria per l’Istituto professionale, Settore servizi, Indirizzo Servizi sociosanitari.

La preparazione della seconda prova quest’anno è affidata ai singoli Istituti, in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto.

Completati gli iscritti, per i maturandi sarà il momento dell’esame orale: è previsto un colloquio che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema o un progetto) e il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica.

Inoltre, lo studente dovrà analizzare con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Per il colloquio, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.

La commissione sarà composta da sei commissari interni e un presidente esterno. La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella d’Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25.

Si potrà ottenere anche la lode. Sul fronte più strettamente sanitario, considerando le nuove misure decise dal Consiglio dei ministri ma anche il trend dei contagi in aumento da un paio di settimane, il ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole una nota nella quale si raccomanda il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano, e restando fermo il divieto di accedere nei locali scolastici se positivi al Covid-19 o se si presenta una sintomatologia respiratoria e temperatura corporea superiore a 37,5 gradi.

Per quanto riguarda le misure di igienizzazione dei locali e di pulizia, saranno sempre messi a disposizione prodotti igienizzanti in piu’ punti dell’edificio scolastico e, in particolare, all’ingresso dei locali dove si svolgeranno le prove d’esame.

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