Un alpinista italiano è morto sulla parete nord della Presanella

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L’incidente si è verificato a circa 50 metri dalla vetta. Ormai prossimo a raggiungere i 3.558 metri della vetta, è scivolato precipitando nel vuoto fino ai piedi della parete.

© Soccorso Alpino – L’elicottero del soccorso alpino impegnato nei soccorsi sulla Presanella

AGI – Tragedia sulla parete nord della Presanella in Trentino. Un alpinista di 55 anni di Contà in provincia di Trento è morto questa mattina mentre, insieme a un compagno, stava affrontando la scalata con ramponi, piccozza e con sci agganciati allo zaino, verso Cima Presanella.

L’incidente si è verificato a circa 50 metri dalla vetta. La tragedia si è consumata poco prima delle ore 7,30 di domenica quando l’alpinista trentino, ormai prossimo a raggiungere i 3.558 metri della vetta, è scivolato precipitando nel vuoto fino ai piedi della parete dove è stato recuperato ormai senza vita dai soccorritori.

A lanciare l’allarme al 112 è stato il compagno di cordata. I soccorritori, arrivati al luogo segnalato con l’elicottero, hanno avvistato l’alpinista anche grazie all’aiuto del gestore del rifugio Denza che stava osservando la parete con il binocolo. Causa il vento, che non ha consentito l’immediato recupero in elicottero del compagno, due soccorritori della vicina Stazione di Vermiglio sono stati elitrasportati in quota fino al bivacco Orobica e hanno raggiunto a piedi il compagno in stato di shock.

Il secondo tentativo è andato a buon fine e soccorritori e alpinista sono stati riportati a valle. Dopo il nullaosta dell’autorità giudiziaria la salma è stata trasferita a Vermiglio.

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