Riforma del catasto: sul web si parla solo di tasse

Economia & Finanza

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Nonostante le rassicurazioni del governo, in rete la totalità dell’audience teme nuove imposte. Disapprovazione e rabbia sono le emozioni prevalenti, sebbene si riconosca la necessità di una riforma. La Lega è il partito più attivo sui social.

© AGF – Catasto

AGI – La riforma del catasto fa un importante passo avanti, c’è ottimismo dopo l’esito del colloquio sulla delega fiscale tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la delegazione dei partiti di centrodestra Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia, Udc e Coraggio Italia. Al termine dell’incontro Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno parlato di confronto “positivo“.

Il disegno di legge delega per la riforma fiscale prevede l’aggiornamento dei valori catastali e la modifica delle modalità di rilevazione, ma le attenzioni dei partiti si concentra sull’espressione “valore di mercato”. Draghi rassicura che non ci saranno aumenti delle tasse sulla casa e Matteo Salvini sembra soddisfatto: “Abbiamo trovato ampia disponibilità a cercare una soluzione ai problemi”.

La mappatura degli immobili italiani necessità di un aggiornamento – l’archivio dei beni immobiliari fu progettato oltre 80 anni fa – e nelle prossime ore un tavolo di tecnici lavorerà a una “soluzione condivisa” per superare le divergenze e arrivare a un nuovo incontro da tenersi dopo Pasqua.

Sempre a proposito di immobili, in questo mese entreranno in vigore i nuovi costi massimi sostenibili con il Super bonus  e gli altri bonus edilizi per l’efficientamento degli edifici, in base a quanto stabilito dal Decreto del Ministro della Transizione ecologica.

Abbiamo analizzato le conversazioni sul web con focus sulla riforma del catasto, con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6*, un tema che riguarda direttamente 76,5 milioni di immobili, dei quali 66 milioni producono rendite catastali, nel nostro Paese; 3,6 milioni di immobili sono unità non idonee a produrre un reddito (aree urbane, lastrici solari, unità in corso di costruzione o di definizione, ruderi) e circa 6,8 milioni sono beni comuni non censibili, cioè di proprietà comune e che non producono reddito, o unità ancora in lavorazione. Oltre a 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite in catasto.

La discussione della riforma del catasto non ha provocato in queste settimane volumi di conversazioni particolarmente alti in rete, con l’eccezione del 28 marzo, giorno della calendarizzazione in Aula della discussione sulla legge delega della riforma fiscale; le attenzioni delle audience sono prevalentemente concentrate sul conflitto bellico in Ucraina, sebbene negli ultimi dieci giorni si osservi una progressiva crescita di interesse, dopo le forti tensioni e nervosismo in commissione Finanza il 6 aprile, con seduta sospesa dal presidente Luigi Marattin (Italia Viva).

A provocare nervosismo è stato un emendamento (con parere contrario del governo) della Lega, sottoscritto anche da Forza Italia, per l’esenzione Imu per le case dichiarate inagibili, e per gli immobili occupati abusivamente, oggetto di diffida.

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