Lavrov: “Con Bucha vogliono sabotare i colloqui”. L’intelligence britannica: “Si aggrava la situazione a Mariupol”

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© Narciso Contreras / ANADOLU AGENCY / Anadolu Agency via AFP
– A Bucha una donna piange la morte del marito

Nuove dure sanzioni e azioni politiche internazionali come la “cacciata” del personale diplomatico russo da molte capitali, in risposta agli orrori di Bucha. La questione ha tenuto banco al Consiglio di sicurezza Onu, dove è intervenuto anche il presidente Zelensky e dove la Russia ha continuato a respingere le accuse. Il ministro degli Esteri di Mosca, Lavrov ha dichiarato che “lo scopo delle notizie false sulle atrocità commesse dai russi è far deragliare i negoziati tra Mosca e Kiev”.

Il presidente ucraino ha chiesto alle Nazioni Unite un processo alla Russia sul modello Norimberga”.”Il potere di veto – ha continuato non è diritto a uccidere”.

Per il premier italiano Mario Draghi è necessario “punire i crimini di guerra. Putin ne risponderà”

Intanto tutta l’attenzione sul terreno dell’azione militare resta concentrata sull’Est del Paese: la linea del fronte del Donbass resta stabile ma gli osservatori internazionali e la difesa ucraina continuano ad essere in attesa di un’imminente offensiva russa, suggerita dai preparativi in corso e dallo spostamento delle forze dal Nord del Paese, cominciata da diversi giorni. Gli osservatori militari internazionali concordano sul fatto che la battaglia a Est sara’ decisiva per l’esito della guerra

  •  08:51

    Budapest convoca l’ambasciatore a Kiev: “Basta insulti”

    Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha convocato l’ambasciatore ucraino per protestare contro la posizione di Kiev nei confronti del governo di Budapest. Lo ha reso noto lui stesso in una nota. “E’ arrivato il momento che i leader ucraini fermino i loro insulti rivolti all’Ungheria e riconoscano la volonta’ del popolo ungherese”, ha aggiunto, un chiaro riferimento al fatto che il premier Viktor Orban e il suo partito Fidesz hanno appena vinto, con una piattaforma di posizioni filorusse, le elezioni legislative

  •  08:47

    Anche Intel ferma le sue attività in Russia

    Anche il colosso Usa dei chip Intel Corp ferma le sue attività in Russia. “Intel continua a unirsi alla comunità globale nel condannare la guerra della Russia contro l’Ucraina e nel chiedere un rapido ritorno alla pace. Con effetto immediato, abbiamo sospeso tutte le operazioni commerciali in Russia”, scrive la società sul suo sito web. E spiega che la decisione fa seguito al fermo “di tutte le spedizioni ai clienti in Russia e Bielorussia”.”I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti da questa guerra – si legge nella nota diffusa su internet – in particolare al popolo ucraino e ai paesi circostanti e a tutti coloro che in tutto il mondo hanno la famiglia, gli amici e i propri cari nella regione”. E ancora: “Stiamo lavorando per supportare tutti i nostri dipendenti in questa difficile situazione, compresi i nostri 1.200 dipendenti in Russia. Abbiamo anche implementato misure di continuità aziendale per ridurre al minimo le interruzioni delle nostre operazioni globali”.

  •  08:44

    Global Times: “Irresponsabile” che gli Usa alimentino le fiamme

    Gli Stati Uniti, “gli iniziatori” della crisi ucraina, “non hanno mostrato alcun indicatore di voler sollecitare la pace e promuovere i negoziati”, ma sono pronti ad esacerbare le tensioni Russia-Ucraina e a creare ostacoli ai colloqui di pace tra le parti. Lo scrive in un editoriale il Global Times, il tabloid in lingua inglese del regime cinese, che definisce “deplorevole” questo atteggiamento. In particolare, “Washington ha indicato che fornira’ una gamma di sistemi di armi pesanti” e il Pentagono ha detto che lavora “a un ritmo impressionate” per soddisfare le principali richieste dell’Ucraina. “Dobbiamo dire – conclude l’editoriale – che e’ molto irresponsabile alimentare le fiamme in questo frangente”.

  •  07:52

    Kiev: Mosca concentrata sul controllo di Donetsk e Luhansk

    Le forze russe sono concentrate principalmente sull’operazione per “il controllo completo sulle regioni di Donetsk e Luhansk”: lo rileva lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento quotidiano. Kiev osserva che ci sono stati continui attacchi anche nelle aree orientali del Paese, ma senza successo e conferma che le forze russe continuano l’assalto a Mariupol, una delle città più pesantemente bombardate e danneggiate dai combattimenti, difesa con successo dalle truppe ucraine da ormai oltre quaranta giorni.

  •  07:43

    Auto contro i cancelli dell’ambasciata russa a Bucarest

    Un’auto si è schiantata contro il cancello d’ingresso dell’ambasciata della Federazione russa a Bucarest. L’auto è andata in fiamme. La polizia ha reso noto che il conducente è morto

     

  •  07:31

    A Bucha la procura indaga su quasi 5mila “crimini guerra”

    pubblici ministeri ucraini stanno indagando su 4.468 “crimini di guerra” che i russi potrebbero aver commesso a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev da cui sono emerse immagini strazianti dopo il ritiro delle truppe della Federazione.
    Secondo la procura generale a Kiev, i russi hanno anche “cercato di bruciare i corpi di sei civili torturati e uccisi” in modo da nascondere le prove. La procura ha anche confermato che gli inquirenti e la polizia di Kiev hanno trovato una stanza della tortura in un seminterrato di un sanatorio pediatrico della cittadina.

  •  07:26

    Intelligence britannica: “Si aggrava la situazione a Mariupol”

    “Si sta aggravando” la situazione umanitaria a Mariupol, la città portuale ucraina assediata da settimane dalle truppe russe dove “sono continuati violenti combattimenti e i bombardamenti russi”. Lo ‘certifica’ l’intelligence militare britannica, nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo. Secondo i militari di Londra, a Mariupol rimangono circa “160mila persone”, “la gran parte” delle quali non ha “luce elettrica, possibilità di comunicare, medicine, riscaldamento o acqua”. “Le truppe russe hanno impedito l’accesso degli aiuti umanitari, probabilmente per esercitare pressione sugli occupati e indurli alla resa”.

  •  06:53

    Kirby: “A Kiev ulteriori sistemi anti-corazza Javelin”

    Il portavoce del Pentagono John Kirby, ha affermato che il finanziamento extra di 100 mln sarà utilizzato “per soddisfare un urgente bisogno ucraino di ulteriori sistemi anti-corazza Javelin”. Gli ucraini hanno usato i missili lanciati a spalla “in modo così efficace per difendere il loro paese”, ha osservato.
    Il 1 aprile, il Pentagono ha annunciato un extra di 300 milioni di dollari in assistenza militare. Kirby ha affermato che l’ultima tranche ha portato gli aiuti militari statunitensi all’Ucraina a “più di 1,7 miliardi di dollari dall’inizio dell’invasione premeditata e non provocata della Russia il 24 febbraio” e a più di 2,4 miliardi di dollari dall’inizio del mandato del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

  •  06:52

    Lettonia all’Onu: “Fuori Mosca dal Consiglio sui Diritti umani”

    La Lettonia ha lanciato un appello ai Paesi membri dell’Onu perche’ votino l’esclusione della Russia dal Consiglio sui Diritti umani, dopo l’invasione dell’Ucraina. L’ambasciatore lettone alle Nazioni Unite, Andrejs Pildegovis, parla di “farsa e vergogna nell’avere uno Stato aggressore nel Consiglio”.

  •  05:38

    Media russi, Cipro non invierà armi su richiesta Usa

    Cipro non inviera’ armi in Ucraina su richiesta degli Stati Uniti, per non ridurre la sua capacita’ di difesa, ha affermato il capo del ministero della Difesa cipriota, Charalambos Petridis. Lo scrive Ria Novosti, citando fonti dei media.
    Parlando alla commissione parlamentare, Petridis ha specificato che non esiste tale possibilita’, perche’ il Paese e’ sotto occupazione, ed ora il Ministero della Difesa sta risolvendo la questione della manutenzione dei sistemi d’arma di fabbricazione russa, scrive il quotidiano Fileleftheros.
    Tuttavia, Cipro e’ solidale con l’Ucraina e le fornisce assistenza umanitaria.
    In precedenza, il quotidiano Kathimerini ha scritto che gli Stati Uniti – ricorda l’agenzia – hanno chiesto a Nicosia di trasferire il sistema antiaereo BUK M1-2 e due tipi di sistemi antiaerei: TOR / M1 a Kiev. Inoltre, gli americani si interessarono ai carri armati, ai veicoli corazzati, al Mi-35 russo e alle ultime armi russe. La proposta non riguardava le consegne dirette, ma il trasferimento di attrezzature negli Stati Uniti.
    Il ministero della Difesa ha chiarito che non avrebbe ridotto la capacita’ di difesa del paese occupato.

  •  04:55

    Blinken: “Cento milioni di dollari in aiuti militari aggiuntivi”

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che altri 100 milioni di dollari in aiuti militari americani sarebbero stati inviati in Ucraina a seguito delle notizie di atrocita’ commesse li’ dall’invasione delle forze russe.
    “Ho autorizzato, in seguito a una delega del presidente all’inizio di oggi, il prelievo immediato di assistenza alla sicurezza per un valore fino a 100 milioni di dollari per soddisfare l’urgente necessita’ dell’Ucraina di ulteriori sistemi anti-corazza”, ha affermato Blinken in una nota. AGI

 

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