Microcriminalità organizzata a Perugia: baby gang aggredisce una badante ucraina con l’acido

Attualità & Cronaca

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Instabilità e disordini al centro storico del capoluogo umbro, preso di mira da bande di giovanissimi durante i fine settimana.

L’aggressione è avvenuta sabato scorso, intorno alle 20:00. La vittima, una badante di 50 anni di origine ucraina, è stata attaccata a via Bartolo, in pieno centro storico. La banda criminale, poco prima dell’attacco, ha chiesto alla vittima cosa ne pensasse del conflitto tra Russia e Ucraina. Un’evidente scusa per attirare l’attenzione e tenderle poco dopo una trappola. La donna ha subito alla domanda risposto con fermezza, ribadendo di essere per la pace. La situazione è però precipitata velocemente, in pochi minuti la baby gang ha prima accerchiato la donna e poi spruzzato l’acido, ferendola ad un arto. Gli agenti della squadra mobile di Perugia, diretta da Gianluca Boiano, stanno indagando scrupolosamente sui fatti, determinanti saranno le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza del centro storico. Le indagini non sono ancora concluse, al vaglio l’ipotesi che dietro l’aggressione si celino ragioni di matrice politica, anche se, al momento, risulterebbe improbabile. Dal Corriere dell’Umbria si apprende che la donna, pur avendo riportato una grave ustione all’arto, è in condizioni stabili con una prognosi di 15 giorni. Episodi di questo tipo si sono verificati più volte nel centro storico di Perugia. Si registra negli ultimi mesi un’impennata di segnalazioni che coinvolgono sempre di più questi baby criminali, attivi soprattutto nel fine settimana. Un fenomeno deviante in ascesa, che riguarda direttamente sia il nord che il sud. Questa tipologia di gruppo deviante, pur non avendo un solido background criminale, esercita una notevole pressione sul territorio interessato, mettendo in evidente crisi l’ordine sociale. Nel curriculum vitae delle baby gang è la microcriminalità ad occupare il posto d’onore. Atti vandalici, borseggi, piccoli furti e rapine compongono la rosa delle skills criminali di questi giovanissimi dal futuro incerto.

Rosanna Salvi             

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