Il Bari vince a Catanzaro ed ipoteca la serie B. Siamo al countdown

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E dunque, al Bari è parsa la sua nobilitate. La partita delle partite, quella della stagione tra le prime della classe, non una qualsiasi come ha tentato di metterla Mignani, una gara da categoria superiore.

Non erano ammesse distrazioni oggi, ma più in generale, da Foggia in poi. Il rischio era quello di rilassarsi quasi si dovesse vivere di rendita dei sette punti di distacco e peccare di presunzione ma così non è stato perché il Bari ha dimostrato di essere più forte di tutto e di tutti e di meritare il primato in classifica.

Il Bari affrontava la seconda in classifica forte del vantaggio e con la consapevolezza di aver sempre tenuto testa alle prime in classifica quest’anno. Ma oggi era diverso. Oggi c’era un vago profumo di serie B che aleggiava sul “Ceravolo” ma anche di riapertura del campionato, non era una gara qualsiasi come tante giocate tra le due squadre, fatta eccezione per il mitico spareggio di Napoli di 52 anni fa, oggi si giocò “la partita”. E’ andata bene.

Il Bari arrivava in Calabria con qualche acciacco nella rosa ma con tanta autostima, mentre il Catanzaro scendeva in campo ancora stordito per la deludente prestazione di Monopoli ma non per questo demoralizzato, anzi, tutt’altro.

Un Bari che ha sciorinato un’ottima primo tempo nonostante il gol subito da Fazio su dormita di Belli che pure ci sta in una gara, ma poi l’ha ripresa con il gioco creando qualche occasione e sbagliando in due occasioni il gol del pareggio con Antenucci prima e con Cheddira dopo, e realizzando un rigore concesso dall’arbitro al 42′ con il solito Mirco Antenucci. Un rigore che, probabilmente, ha segnato la svolta del campionato.

Il Bari ha tenuto bene il gioco non facendosi pressare dal Catanzaro che, a dirla tutta, da dover fare la partita in realtà l’ha subita per buona parte del primo tempo. Frazione intensa dove il Bari ha comandato il gioco soprattutto sulla sinistra, un pari decisamente meritato con una buona prestazione nell’interpretare bene la partita.

Belli si è fatto male sul finale di tempo e nella ripresa ha ceduto il posto a Mazzotta, mentre un deludente Botta lo ha ceduto a Galano che dopo 17 minuti è stato costretto ad uscire per un infortunio alla coscia, al suo posto è entrato Mallamo. Insomma un Bari in piena emergenza.

E subito al trentesimo secondo una magia di D’Errico che alla Van Basten ha portato in vantaggio il Bari.

Problemi muscolari per Ricci e Mignani ha fatto entrare Di Cesare dal momento che in panchina non c’erano più terzini. Ha sprecato una colossale occasione Cheddira, ancora lui, per chiudere la partita.

Il Bari ha dato l’impressione di non soffrire e di continuare a fare la partita concedendo davvero briciole ai calabresi che, nonostante il subentro di tre attaccanti, non hanno impensierito più di tanto la difesa barese, e quando c’è stato qualche grattacapo un eccellente Polverino ci ha messo una pezza. Ancora occasioni per il Bari che ha sprecato più volte il gol del ko ma la gara è terminata qui con una vittoria forse decisiva che mette l’ipoteca sulla promozione.

Grande squadra, grande sofferenza, Bari dominante, grande orgoglio come nei big match, gli altri parlano, i talebani rosicano, il Bari fa i fatti, se ne sentiva il bisogno, si è penato tanto in questi ultimi anni, ma oggi si comincia ad intravedere la serie B. Si deve essere orgogliosi di questa squadra, una vittoria, quella di oggi, da prima della classe.

Diciamocelo, questo risultato ci fa vedere nitidamente il traguardo perché va bene essere prudenti e concentrati, ma quando si vince a Catanzaro vuol dire che si è messo il cappello al campionato, vuol dire che è qualcosa di più di una ipoteca che proviene da una gara strepitosa che avrebbe dovuto fare il Catanzaro, ma che, da grande squadra, ha fatto il Bari. Insomma, il Bari ha fatto la Ternana dello scorso anno quando giocò proprio a Bari espugnano il San Nicola.

Ottimo l’atteggiamento del Bari che aveva due risultati su tre a suo favore e che è andato in campo subito in attacco a fare la gara senza avere l’obbligo di farlo. E questo è significativo.

Molti si lamentano che il Bari non ha gioco, ma dopo quanto visto oggi non ci è parso che il Catanzaro ne avesse proposto di meglio, dunque teniamoci stretto questo modo di giocare del Bari che si disimpegna da grande squadra magari senza far sfracelli ma che convince e soprattutto risponde coi punti.

Il Bari ha dimostrato di essere molto più forte del Catanzaro dal quale ci si aspettava di più, Bari padrone del gioco nonostante il gol ingenuo subito, ma poi ha mostrato di avere padronanza del gioco, di avere consapevolezza della propria forza sviluppando la manovra, quella di oggi è stata una prestazione inequivocabile per i valori del campionato.

Da segnalare che finalmente il pallone di D’Errico è entrato dopo due precedenti occasioni dove ha beccato la traversa. Oggi l’ha messa dove doveva metterla, un tiro meraviglioso preceduto da un azione di alto livello. Ottima la prova di Polverino che ha convinto i più scettici.

Con qualche defezione di troppo in vista della gara di mercoledì, ma con questo Bari che dimostra di sguazzarci nelle difficoltà e con la rosa a disposizione, non riteniamo che ci sia molto da preoccuparsi. Insomma siamo al countdown.

Massimo Longo

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