La guerra in Ucraina mette in pericolo anche il settore turistico 

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La guerra in Ucraina avrà un impatto considerevole anche sul turismo. Siamo a Cipro, isola del Mediterraneo, dove la stagione estiva inizia molto presto.

“La stagione estiva inizia verso metà marzo”, dichiara ai nostri microfoni Filokypros Rousounidis, direttore generale dell’Associazione alberghiera di Cipro. “In effetti, ci aspettavamo alcuni arrivi questo mese dalla Russia o dall’Ucraina. Purtroppo, vista la situazione, questo non è possibile. Crediamo che, a causa degli sviluppi, almeno per quest’anno, dovremmo eliminare questi due mercati dal quadro dei nostri potenziali arrivi turistici”.

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Cipro dovrebbe perdere quest’anno circa 800mila turisti russi e ucraini, circa il 22% del totale, che si traduce in perdite di oltre 500 milioni di euro. Questo è il motivo principale per cui il ministro delle Finanze cipriota, Konstantinos Petridis, ha avvertito che le conseguenze della guerra avranno un impatto sul PIL tra l’1,5% e il 2%.

Per mitigare gli effetti, il Ministero del Turismo e gli agenti turistici stanno lanciando una campagna per promuovere Cipro in altri mercati, principalmente in Europa, ma anche nei paesi del Golfo. Ce lo spiega Rousounidis: “Negli ultimi due anni abbiamo puntato su nuovi mercati, che cercheremo di rafforzare quest’anno per mitigare l’impatto negativo della guerra in Ucraina. In questo contesto, le compagnie aeree saranno incoraggiate a collegarsi con questi mercati, saranno lanciate campagne promozionali digitali nel Paese e saranno intraprese molte altre azioni”.

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